Alluvione Emilia Romagna, agricoltura in ginocchio: danni per oltre 1,5 miliardi
EconomiaCampi allagati, allevamenti sott'acqua. Le prime stime parlano di almeno 1,5 miliardi di euro di danni al settore agricolo. Ma il conto potrebbe essere molto più salato. Il governo ha promesso la sospensione dei tributi e aiuti a lavoratori e aziende
Più di cinquemila aziende agricole sott’acqua e danni incalcolabili. Incalcolabili perché è ancora troppo presto per stimare con una precisione quanto costerà l’alluvione dell’Emilia-Romagna a chi lavora campi, vivai, serre o gestisce stalle, con gli animali a rischio annegamento e la difficoltà di portarli all’asciutto perché le strade sono impraticabili. A rischio anche decine di migliaia di ettari coltivati a pere, mele, susine, kiwi e vigne, ma anche cereali e fabbriche dove si lavorano i prodotti della terra.
Danni a lungo termine
Bisognerà aspettare che l’acqua si ritiri per avere un quadro più preciso, ma c’è già chi, tra i produttori, prevede una batosta di almeno un miliardo e mezzo di euro, considerando solo le aree di Forlì, Cesena e Rimini. La pioggia, caduta sul terreno già impregnato dalle precipitazioni di qualche settimana fa, distrugge le radici delle piante, compromettendo non solo molti raccolti di quest’anno ma anche i futuri.
Un settore da 5 miliardi l'anno
In crisi non solo chi è a contatto quotidiano con la terra ma anche parte della catena industriale che trasforma frutta e ortaggi, un settore fiore all’occhiello del nostro Paese. Nell’intera Emilia-Romagna ci sono oltre 50mila aziende nel settore agricolo, con un fatturato che supera i cinque miliardi l’anno e dà impiego a più di 65mila persone.
Il governo prepara i primi aiuti
Lavoratori per i quali c’è preoccupazione, coi sindacati che chiedono misure urgenti così come le aziende, che auspicano iter rapidi come nel 2012 quando il terremoto colpì la Regione. Sul tavolo del governo, la sospensione del pagamento di una serie di tasse e contributi, ammortizzatori sociali e venti milioni di euro. Queste le primissime esigenze, per il resto bisognerà aspettare che a Roma si decida in concreto quanto stanziare per riemergere dall’alluvione.