Sindacati: “Governo pensi al lavoro non solo il primo maggio”

Economia

"Siamo molto preoccupati" ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini. È "un metodo inaccettabile", ha rimarcato il segretario della Cisl, Luigi Sbarra: "Sul pacchetto lavoro e sul reddito di cittadinanza l'esecutivo non ha attivato nessuna fase di confronto", ha aggiunto Pierpaolo Bombardieri della Uil

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"Sarebbe utile che il governo non pensasse al lavoro solo il primo maggio, ma tutti gli altri giorni dell'anno", ha detto il numero uno della Cgil, Maurizio Landini. "Non abbiamo un problema di stranieri che vengono in Italia, ma di italiani che se ve vanno per mancanza di lavoro. La povertà non si risolve cancellando il Reddito di cittadinanza", ha proseguito, aggiungendo che "il metodo attuato dal governo di non confrontarsi con i sindacati ci ha portati alla mobilitazione". Nella settimana che precede il 1 maggio, i segretari di Cgil, Cisl e Uil, nel presentare il tradizionale concerto di piazza San Giovanni a Roma e la manifestazione nazionale di Potenza, richiamano dunque l'esecutivo alla concertazione. I rappresentati delle associazioni dei lavoratori parlano di mancato dialogo con le parti sociali.

La posizione della Cisl

"Per ora ci sono notizie che stiamo leggendo dai media, perché ad oggi su questi due aspetti, pacchetto lavoro e cambiamento e modifiche al reddito, il governo non ha inteso attivare alcuna fase di confronto con i sindacati e le parti sociali” incalza il segretario della Cisl, Luigi Sbarra. “Vediamo un susseguirsi di bozze, che a volte smentiscono in maniera evidente i contenuti delle precedenti. Mi pare che la discussione vada avanti con cambiamenti repentini". Poi aggiunge: "Il governo farebbe bene, su temi decisivi come questo, ad adoperarsi per una fase di confronto con sindacati e parti sociali. Questo metodo che sta venendo avanti è inaccettabile. Sollecitiamo ancora in queste ore il governo a riprendere il confronto su tavoli aperti da mesi ed impantanati e ad avviarlo sul provvedimento sul lavoro".

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Uil: "Per 6 mesi il governo si è dimenticato del lavoro"

Il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri aggiunge: "È bene che il governo parli di lavoro, mi spiace che per 6 mesi se ne sia dimenticato". Poi fa notare: "Dalle bozze che vediamo solleviamo due temi: i salari e la perdita del potere d'acquisto; la precarietà, se i giovani non hanno un posto di lavoro stabile è complicato possano pensare al futuro. Abbiamo chiesto di capire come il governo e la politica si pongono. Aspettiamo di avviare un confronto nel merito, su alcuni provvedimenti nei mesi scorsi c'era stato, poi si è chiuso". 

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