Btp Green, richieste per quasi 53 miliardi di euro per i titoli con scadenza 2031
È stata nuovamente altissima la domanda per i nuovi titoli di Stato legati all’ambiente, così come avvenuto nelle precedenti emissioni. La differenza rispetto a dei normali Btp è la destinazione dei fondi raccolti, che possono essere utilizzati per progetti che riguardano le fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica, l’efficienza energetica, i trasporti, la prevenzione e il controllo dell’inquinamento
Quasi 53 miliardi di euro a fronte di un’emissione da 10 miliardi. Hanno avuto un successo rilevante i Btp green a 8 anni: il titolo, con scadenza 30 ottobre 2031, godimento 13 aprile 2023 e tasso annuo del 4%, pagato in due cedole semestrali, è stato collocato al prezzo di 99,888, corrispondente a un rendimento lodo annuo all’emissione del 4,056%
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COM'È AVVENUTO IL COLLOCAMENTO - Il collocamento è avvenuto mediante un sindacato, costituito da cinque lead manager (Bbva, Bnp Paribas, BofA Securities Europe, Crédit Agricole e Monte dei Paschi di Siena) e dai restanti specialisti in titoli di Stato italiani in qualità di co-lead manager
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COSA FINANZIANO I BTP GREEN - Come previsto già nella legge di Bilancio 2020, il nuovo Btp Green finanzierà le spese dello Stato ritenute sostenibili in specifiche categorie, arrivando così ad ampliare la propria quota di investitori. Ad essere finanziati sono soprattutto progetti che riguardano le fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica, l’efficienza energetica, i trasporti, la prevenzione e il controllo dell’inquinamento ed energia circolare, la tutela dell’ambiente, della diversità biologica e la ricerca
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LE PRECEDENTI SOTTOSCRIZIONI – La prima volta del Btp Green risale al marzo 2021, quando il Tesoro raccolse richieste per oltre 80 miliardi totali. Nel settembre scorso, invece, il Mef ha collocato 6 miliardi con scadenza aprile 2035, raccogliendo ordini per ben 40 miliardi. L'asta fu successivamente riaperta a novembre, per un importo di 2 miliardi
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COME GLI ALTRI BTP – Ma quali sono le differenze con gli altri Buoni del Tesoro poliennali? Sostanzialmente nessuna, visto che differisce soltanto la finalità ultima dei fondi raccolti. I Btp Green sono titoli a medio-lungo termine e presentano le medesime caratteristiche degli altri Buoni del Tesoro Poliennali: garantiscono un reddito fisso stabilito dalla cedola, pagata semestralmente, e il rimborso del valore nominale alla scadenza. Il primo Btp Green, emesso dal Tesoro italiano il 3 marzo 2021, ha scadenza 30 aprile 2045
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MERCATI DI RIFERIMENTO - I titoli possono essere scambiati dagli investitori istituzionali sia tramite il mercato secondario regolamentato all’ingrosso (MTS), con operazioni che non possono scendere sotto i 2 milioni di euro, che su quelli non regolamentati
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LE REGOLE - I risparmiatori individuali possono negoziare il titolo sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato), dove sono consentite operazioni dal taglio minimo di mille euro, o sulle altre piattaforme di negoziazione, secondo il principio della best execution introdotto con la Mifid
COME FUNZIONA L’EMISSIONE - A discrezione del Tesoro e in base alle condizioni del mercato, i Btp Green potranno essere emessi tramite sindacato di collocamento (come in questo caso) oppure tramite asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. In quest’ultimo caso, ciascun decreto di emissione descriverà nel dettaglio le caratteristiche dell’emissione e i termini del collocamento supplementare riservato agli Specialisti in titoli di Stato
QUALI RICHIESTE È POSSIBILE FARE - Come per i BTP nominali, l’importo di ognuna delle 5 richieste che il singolo intermediario può effettuare non può essere inferiore a 500mila euro. I prezzi offerti dagli operatori partecipanti all’asta possono variare di un centesimo di euro o multipli di tale cifra
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