
Superbonus 110%, nodo sblocco della cessione dei crediti. Le ipotesi, dagli F24 ai Btp
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e il presidente della commissione Finanze alla Camera Marco Osnato assicurano che "una soluzione si troverà" e sarà "innovativa". I tempi però stringono: non si può andare oltre il prossimo 17 aprile. Dagli F24 alla conversione in Btp a 10 anni: quali sono le opzioni di cui si discute

Continuano senza sosta i lavori sul Superbonus: non si è ancora trovata una soluzione alla questione dello sblocco dei crediti rimasti incagliati già prima dell’approvazione del decreto con cui il governo ha deciso per lo stop alla cessione del credito. Si guarda adesso a lunedì 27 marzo, giorno in cui la commissione Finanze alla Camera dovrebbe procedere al voto finale sugli emendamenti, e poi a mercoledì 29, quando il testo approderà in Aula. L'approvazione definitiva non può arrivare oltre il 17 aprile
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La questione dei crediti incagliati resta quindi una delle più spinose per l'esecutivo, che deve trovare un modo per sbloccare 19 miliardi di euro. Non sarebbe del tutto tramontata - secondo quanto è trapelato negli ultimi giorni - l'ipotesi della compensazione attraverso lo strumento degli F24 che potrebbe venire utilizzata, però, solo a determinate condizioni
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In passato, sul punto, Enrico Zanetti, consigliere del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, aveva ipotizzato di utilizzarli soltanto a favore delle banche "che abbiano assorbito davvero, in concreto con acquisti e non solo con impegni di acquisto, una porzione veramente rilevante della propria capacità fiscale potenziale"
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Non si sa se alla fine sarà questa la strada che si deciderà di percorrere. Per Abi e Ance la soluzione è quella giusta e in Parlamento continua il pressing bipartisan per portarla all’approvazione. Resta però la forte opposizione da parte della Ragioneria generale dello Stato
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È ottimista il presidente della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato (Fratelli d’Italia), che - all’iniziativa di Cisl e Filca "Il futuro dell'edilizia: rigenerazione, superbonus, qualità del lavoro" – ha detto che entro il 27 marzo “riusciremo a dare una risposta più precisa che contempererà anche gli F24 in parte"
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Per Osnato, la questione si sbloccherà con un “veicolo che risolverà i problemi residui". "Sono sicuro che tra F24, possibile acquisto di titoli di credito e questa soluzione innovativa, sostanzialmente i 20 (e probabilmente di più) miliardi di crediti incagliati sicuramente arriveranno a una soluzione", ha detto
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Sarà "la chiarezza sulla responsabilità in solido" a permettere "di far riaprire la questione dei crediti incagliati", dice Osnato. L'Abi, ha aggiunto, "non può arrivare e dire che la soluzione sono gli F24 bancari togliendosi le sue responsabilità, perché le banche hanno preso mediazioni da queste cessioni di credito importantissime" e non possono dire "siamo a posto così". Osnato sottolinea anche che "Bpm sta già di nuovo comprando crediti, il problema si sta risolvendo automaticamente"

Un'altra ipotesi che circola è quella che vede la possibilità per le banche che a fine anno non sono riuscite a esaurire i crediti di convertirli in Btp a 10 anni. Potrebbe anche spuntare qualche novità, almeno da quanto sembrano rivelare le parole del ministro Giorgetti. Rispondendo a un recente question time in Senato, anche lui si è detto sicuro che “una soluzione verrà trovata”

C’è un altro punto su cui ancora manca una decisione finale, quello della proroga della possibilità di godere della cessione del credito – con aliquota piena al 110% - per i proprietari di villette monofamiliari, a patto che avessero già completato il 30% dei lavori previsti entro lo scorso 30 settembre 2022

Secondo Pelle la proroga, rispetto al termine del 31 marzo per il completamento dei lavori sulle case unifamiliari, "è necessaria, ma produrrà effetti solo se si sbloccano gli acquisti dei crediti già presenti in piattaforma cessioni dell'Agenzia delle Entrate"
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