Evasione, recupero record da 20,2 miliardi nel 2022
EconomiaL'Agenzia dell'Entrate presenta i risultati dell'attività svolta l'anno scorso. La maggior parte delle somme sono arrivate dai controlli sul versamento delle tasse. Scoperte frodi per 9,5 miliardi, per lo più relative ai bonus edilizi
Mai così tanti denari sono stati recuperati dalla lotta all’evasione fiscale come nel 2022. Una piccola consolazione per i tanti italiani onesti che versano all’Erario fino all’ultimo centesimo a fronte di chi dribbla le imposte facendo del nostro Paese una delle pecore nere d’Europa.
"Quadro rassicurante"
Ecco allora che l’Agenzia delle Entrate ci dice che l’anno scorso 20,2 miliardi di euro sono stati assicurati alle casse pubbliche. È il dato più alto di sempre, che si riavvicina a quanto visto prima dell’inizio della pandemia (nell’ultimo biennio c’era stato un deciso calo) e che porta il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a parlare di ritorno alla normalità e di un quadro rassicurante.
I controlli dell'Agenzia delle Entrate
Nel dettaglio emerge che degli oltre 20 miliardi, il grosso (10,9) arriva dai controlli sui versamenti delle varie tasse (dalle dichiarazioni dei redditi all'Iva), mentre le conciliazioni hanno fruttato 3,2 miliardi; quasi 5 miliardi - invece - sono arrivati dalle cartelle di pagamento inviate dall’Agenzia della Riscossione e il resto dalle sanatorie.
Sventate frodi per 9,5 miliardi
Non ci sono stati solo i controlli su chi non è in regola col Fisco. L’ente guidato da Ernesto Maria Ruffini ha anche impedito che lo Stato sborsasse 9,5 miliardi per i cosiddetti crediti fittizi, cioè sconti, per lo più edilizi, come quello per le facciate e il Superbonus. "Sono somme che stavano per esser utilizzate per non versare le imposte - spiega Ruffini - e che quindi avrebbero determinato un minor incasso per lo stato". In pratica, si sono bloccate, grazie anche alla Guardia di Finanza, una serie di frodi che avrebbero appesantito il bilancio pubblico.