
Superbonus 110, si avvicina la scadenza del 31 marzo per detrarre le spese per le villette
Tra poche settimane coloro che stanno usufruendo dell’agevolazione edilizia per la ristrutturazione della propria abitazione potranno ricevere l’aiuto statale per l'ultima volta ancora secondo le vecchie norme. Fondamentale concludere i lavori, altrimenti si perde il diritto alla detrazione: se si desidera inserirli nella dichiarazione dei redditi o si intende esercitare l'opzione per la cessione del credito andranno necessariamente conclusi entro o il prossimo ottobre o marzo 2024

Manca meno di un mese per completare i lavori sulle villette e accedere ancora al Superbonus al 110%. Al netto di eventuali modifiche, la normativa ancora vigente prevede la scadenza al 31 marzo per usufruire dell’agevolazione maggiorata per tutti coloro che hanno compiuto delle spese in questi primi tre mesi e hanno effettuato almeno il 30% dei lavori alla fine del settembre dello scorso anno
GUARDA IL VIDEO: Superbonus, emendamenti al decreto: cosa cambia
NECESSARIO CHIUDERE IL LAVORO – Da non dimenticare come per concludere l’intervento ci sia ancora un po’ di tempo ma vada comunque concluso, visto che altrimenti si rischia di perdere il diritto alla detrazione
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LE MODIFICHE – Come sappiamo, l’attuale esecutivo è già intervenuto in modo sostanziale in materia e ancora si attendono ulteriori specificazioni in materia di crediti incagliati. A questo proposito erano stati presentati emendamenti al decreto Milleproroghe dagli stessi partiti della maggioranza, al fine di spostare in avanti questa scadenza, ma il governo ha deciso di proseguire lungo la strada già tracciata
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COME FUNZIONA LA DETRAZIONE – Come ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, per tutti i bonus edilizi si ha diritto alla detrazione solo al termine dei lavori. Nel caso del Superbonus questo significa che si può cedere il credito per i vari stati di avanzamento dei lavori che risultano asseverati e, in caso di lavori a cavallo di due anni, non si possono cedere le spese successive alla chiusura dei Sal perché si tratta di spese su lavorazioni da realizzare, con costi solo detraibili
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PER LA DETRAZIONE - Quanto alle date per chiudere i lavori, va rilevato come chi intende far valere la detrazione in dichiarazione deve completare i lavori prima della scadenza del 730 relativo al 2023, ossia entro l'ottobre del prossimo anno
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PER LA CESSIONE DEL CREDITO - Inoltre, chi vuol esercitare l'opzione per la cessione del credito deve completarli prima del marzo 2024, ossia prima della scadenza per la comunicazione dell'opzione per le spese del 2023
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COSA SUCCEDERÀ DOPO? – Se non ci saranno modifiche al testo, il Superbonus al 110% spetterà soltanto per le spese fatturate entro il 31 marzo. Dopo questa scadenza sarà possibile avere le detrazioni soltanto con le percentuali più basse previste per ecobonus e bonus casa, anche se in merito sarebbe meglio aspettare un chiarimento delle Entrate

I PROBLEMI – Ma si può cambiare idea sui lavori da fare? Difficile, visto che chi ha presentato i Sal all'Enea non può rettificare nemmeno in caso di problemi di liquidità. Le norme stabiliscono infatti che l'Enea dovrà inviare alle Entrate i nominativi dei soggetti che non presentano la documentazione di fine lavori entro 48 mesi dalla presentazione del primo Sal. E quindi ridurre i lavori rispetto al progetto iniziale potrebbe non essere una buona idea, a meno di non riuscire a ridurre di due classi il consumo energetico anche tagliando gli interventi
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