
Birra, in arrivo taglio delle accise anche nel 2023: cosa sappiamo
Per i piccoli birrifici artigianali con una produzione fino a 10mila ettolitri lo sconto sulle accise per il 2023 rimarrà al 50%. Per chi produce fino a 30mila ettolitri sarà pari al 30%, mentre per le imprese sino a 60mila ettolitri lo sconto arriverà al 20%. Il mercato, secondo Assobirra, conta 850 fra grandi medie e piccole aziende

Governo e Parlamento hanno deciso di ridurre anche quest'anno il peso del fisco sulla produzione di birra, alle prese con un aumento significativo dei costi della materia prima
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Il mercato – secondo Assobirra – conta 850 fra grandi, medie e piccole aziende. Sono 9 i miliardi di valore complessivo generato, 118.000 i dipendenti tra diretti e indotto. Gli investimenti superano i 250 milioni negli ultimi 4 anni
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Tra gli emendamenti al decreto Milleproroghe approvati nelle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato, c'è infatti anche quello che proroga al 2023 il taglio delle accise sui birrifici
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Già in vista della Manovra di quest'anno, tra le proposte avanzate dal Mimit per la messa a punto del disegno di legge erano spuntati aiuti ad hoc per un milione di euro dedicati il settore
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La norma non era riuscita però ad entrare nell'articolato della legge ed ora è stato il decreto omnibus per eccellenza, proprio il Milleproroghe all'esame del Parlamento, a recuperane lo scopo, stanziando risorse in più

L'emendamento "salva birra", come ribattezzato dalla Coldiretti, prevede infatti la conferma dei tagli fiscali, inversamente proporzionali alla dimensione di impresa: per i piccoli birrifici artigianali con una produzione sino a 10mila ettolitri lo sconto sulle accise per il 2023 rimarrà al 50%. Per chi produce fino a 30mila ettolitri sarà pari al 30%, mentre per le imprese sino a 60mila ettolitri lo sconto arriverà al 20%

È inoltre prevista la riduzione dell'accisa a 2,97 euro per ettolitro e per grado Plato (la misurazione che indica la percentuale di zuccheri presente nel mosto, prima della fermentazione). Senza l'intervento l'accisa base sarebbe invece tornata a 2,99 euro per ettolitro e la riduzione per i piccoli birrifici artigianali si sarebbe ridotta o azzerata rispetto al 2022

"Grazie alla misura - sottolinea il ministro Lollobrigida - si mettono a disposizione 8,15 milioni di euro per il 2023 e si mette in sicurezza il comparto brassicolo, consolidando il suo sviluppo e salvaguardando la produzione della birra italiana. L'eccellenza del nostro made in Italy passa anche per le nostre birre e per la maestria dei nostri produttori, che continueremo a sostenere con il massimo impegno"

"La birra in Italia è una bevanda da pasto ed è l'unica bevanda da pasto - sottolinea Assobirra - gravata da accise, un'anomalia che pesa su tutti, produttori, distributori e consumatori”

“Ridurre la pressione fiscale specifica per la birra contribuisce anche a promuovere e difendere il comparto birrario italiano rispetto al contesto internazionale, nel quale molti dei principali produttori - Germania e Spagna ad esempio - godono di un livello di accise anche 4 volte inferiore al nostro, che quindi favorisce la competitività delle aziende ivi locate e l'importazione di birra in Italia, che da anni infatti supera ampiamente il 30%"

“L'aumento di tutti i costi - dall'energia al malto d'orzo nonché del vetro - ostacola una crescita sostenibile della filiera. Proprio per questo vorremmo proseguire nel dialogo con il Governo anche utilizzando la leva fiscale per favorire gli investimenti e la competitività delle produzioni, inserendo nella prossima Legge di Bilancio un calendario di riduzioni delle accise", chiude l’associazione
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