Sciopero benzinai, dopo Faib anche Fegica e Figisc revocano seconda giornata di stop

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Lo sciopero era scattato martedì, alle 19 sulla rete ordinaria e alle 22 sulle autostrade. Dopo il tentativo di mediazione fallito ieri, si è invece arrivati a un'intesa nel pomeriggio di oggi. Fegica e Figisc/Anisa hanno revocato il secondo giorno di sciopero come già deciso da Faib Confesercenti. I distributori stanno quindi riaprendo già da questa sera

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I dati Figisc sulle adesioni

Chiuso il 36% degli impianti nella prima giornata di sciopero. Sono questi i dati Figisc, che spiega come abbia aderito alla protesta l'85% di quel 50% di distributori che, di fatto, aveva la possibilità di scioperare.
- di Daniele Troilo

Fegica su adesioni a sciopero: punte oltre il 90%

“Al netto dei distributori gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere e dai retisti indipendenti, secondo i primi dati che affluiscono dal territorio, l'adesione dei gestori risulta, come previsto, assolutamente massiccia, tanto da segnare un dato medio intorno all'89% su base nazionale, con punte oltre il 90 in alcune zone del Paese”. A farlo sapere è la Fegica, in una nota sulle adesioni allo sciopero dei gestori dei carburanti.
- di Daniele Troilo

Figisc: l’incontro delle 15 potrebbe portare a revoca sciopero

"La convocazione da parte del ministero va incontro alla nostra richiesta di capire come è strutturato l'emendamento. L'incontro con i tecnici, a partire dal capo del legislativo, è importante e potrebbe essere l'elemento che fa cambiare la linea di condotta della protesta e revocare il secondo giorno di sciopero". Lo ha detto il presidente di Figisc Bruno Bearzi, a margine dell'assemblea delle tre sigle dei gestori di carburanti.
- di Daniele Troilo

Sindacati convocati dal ministero alle 15

I sindacati dei benzinai sono stati convocati dal ministero delle Imprese e del Made in Italy alle 15.
- di Daniele Troilo

A Torino presidio di Faib Confesercenti

A Torino, questa mattina, presidio di Federazione autonoma italiana benzinai, Faib Confesercenti, davanti alla Prefettura, in piazza Castello. Per il momento nessuno ha intenzione di interrompere l'agitazione, come sottolinea Vincenzo Nettis, presidente torinese di Faib Confesercenti. "Ascolteremo i nuovi contenuti che il ministro Urso ha avanzato ieri, ma a un'ora dallo sciopero non era pensabile interrompere la protesta", ha detto. "Possono anche essere comprensibili le scelte del governo, ma non accettiamo di passare per furbetti o speculatori. Anche noi siamo vittime dei rincari. Siamo una categoria che lavora dodici ore al giorno, con qualunque clima e abbiamo un guadagno fisso su quanto erogato. I prezzi vengono indicati dalle compagnie petrolifere e noi su venti euro guadagniamo 3,8 centesimi al litro. I rimanenti 19 euro e rotti al 60% sono accise e Iva. Il resto alle società", ha aggiunto. Nettis ha anche sottolineato come il caro carburante colpisca anche i benzinai: "Mettere i cartelli con il prezzo medio sarebbe un'ulteriore incombenza per la categoria, con multe salate fino a mille euro anche in caso di errori materiali o sviste. Non certo speculazioni". Per i rappresentati di categoria sarebbe una buona idea la creazione di un qrcode al posto dei cartelli. In Piemonte sono oltre 1.700 i distributori. Secondo Faib l'adesione allo sciopero è stata del 70%. Una delegazione è stata ricevuta in Prefettura e ha consegnato una lettera al prefetto.
- di Daniele Troilo

Faib: adesione 80-90%, pari a 12-13mila impianti

Secondo fonti Faib, è dell'80-90% l'adesione allo sciopero dei benzinai sulla rete stradale, al netto delle precettazioni, dei gestori diretti e qualche pompa bianca. Una percentuale pari a 12-13mila impianti sui 22mila totali. Faib ha 7mila iscritti e spiega di aver avuto i dati dal territorio.
- di Daniele Troilo

La riunione dopo la tentata mediazione del ministro Urso

La riunione è stata convocata il giorno dopo l’incontro convocato d'urgenza ieri dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, per cercare di scongiurare lo sciopero ed evitare disagi agli automobilisti. La mediazione del ministro non è riuscita ma ha spaccato le sigle. La Faib, unica presente all'incontro perché le altre due sigle hanno partecipato da remoto collegate via web, ha "ritenuto positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge" e ha deciso di ridurre a un solo giorno la mobilitazione. Di avviso diverso Fegica e Figisc/Anisa, che pure hanno apprezzato lo sforzo del ministro.
- di Daniele Troilo

Iniziata la riunione delle tre sigle sindacali

Iniziata a Roma la riunione dei dirigenti delle tre sigle che rappresentano i gestori dei carburanti, in sciopero da ieri sera per protestare contro le misure del decreto legge sulla Trasparenza dei prezzi. Faib Confesecenti ha già comunicato che la mobilitazione terminerà dopo 24 ore, mentre Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio hanno confermato lo stop di 48 ore. Le tre sigle, che quindi appaiono divise, stanno tenendo una riunione nella sala Capranichetta di Piazza Montecitorio: Fegica e Figisc-Anisa l'hanno indicata come "una assemblea dei gruppi dirigenti delle organizzazioni di categoria, aperta a deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari" anche perché il decreto è già in Commissione Attività produttive della Camera dove ieri sono cominciate le audizioni. Per la Faib si tratta di "una riunione di coordinamento".
- di Daniele Troilo

Ieri code per fare rifornimento

Ieri, prima che iniziasse lo sciopero dei benzinai, davanti a diversi distributori in tutta Italia si sono formate code: LE FOTO
- di Daniele Troilo

Fegica: con il governo "trattativa sul nulla, non siamo soddisfatti"

Quella con il governo è una "trattativa sul nulla, non siamo soddisfatti", con l'esecutivo che "ha indicato i gestori di carburante come veri speculatori". Sono queste le parole di Roberto Di Vincenzo, presidente Fegica (Federazione Italiana Gestori Carburanti e affini), intervenuto nel corso di Non Stop News su RTL 102.5. “Gli aumenti dei prezzi di questi giorni sono in linea, i furbetti li vogliamo colpire prima noi", ha aggiunto. Secondo Di Vincenzo, il governo "ha incautamente scaricato sui gestori la responsabilità dell'aumento dell'accisa e li ha indicati come i veri speculatori. In realtà i gestori erano in linea con le dichiarazioni inviate. Tutto il ciclo è trasparente, siamo l'unica categoria italiana a depositare i nostri prezzi al pubblico ogni otto giorni". Il responsabile della Fegica ha poi precisato che "i prezzi sono perfettamente in linea, il mercato sta salendo e i prezzi si adeguano. Bisogna ricordare che sui prezzi della benzina c'è 1,10 euro di accisa e Iva". E sul prezzo medio ha aggiunto: "I prezzi sono visibili dalla carreggiata e in più all'interno c'è il prezzo del self service, il prezzo per ogni prodotto servito e il differenziale dei prezzi praticati. Collegandosi all'osservatorio si può verificare tutti i prezzi praticati".
- di Daniele Troilo

A Torino 47 impianti aperti

Sono 47, distribuiti nelle otto circoscrizioni cittadine, i benzinai aperti a Torino per garantire un servizio minimo di rifornimento agli utenti, così come previsto dalla legge.
- di Daniele Troilo

I distributori aperti

Nonostante la mobilitazione dei benzinai, agli utenti devono essere garantiti - sia in città sia in autostrada - dei servizi minimi di rifornimento: ECCO LA LISTA DEI DISTRIBUTORI APERTI
- di Daniele Troilo

Le medie dei prezzi praticati

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,855 euro/litro (+11 millesimi, compagnie 1,857, pompe bianche 1,851), diesel a 1,899 euro/litro (+10, compagnie 1,903, pompe bianche 1,891). Benzina servito a 1,991 euro/litro (+10, compagnie 2,032, pompe bianche 1,909), diesel a 2,036 euro/litro (+9, compagnie 2,079, pompe bianche 1,949). Gpl servito a 0,782 euro/litro (invariato, compagnie 0,793, pompe bianche 0,769), metano servito a 2,136 euro/kg (-4, compagnie 2,147, pompe bianche 2,127), Gnl 2,624 euro/kg (+4, compagnie 2,660 euro/kg, pompe bianche 2,597 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,931 euro/litro (servito 2,186), gasolio self service 1,974 euro/litro (servito 2,230), Gpl 0,884 euro/litro, metano 2,185 euro/kg, Gnl 2,593 euro/kg.
- di Daniele Troilo

Continuano a salire i prezzi dei carburanti

Mentre prosegue lo sciopero dei benzinai, continua a salire il prezzo dei carburanti. Nuovi rialzi sono stati registrati questa mattina sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi. Salgono con forza anche le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa, con la benzina in “fai da te” sopra quota 1,85 euro/litro e il gasolio a un passo da 1,9 euro/litro. Livelli che non si vedevano da fine luglio. Battuta d'arresto per le quotazioni internazionali dei prodotti raffinati, dopo un'infilata di rialzi. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Stessa mossa per Tamoil. Per IP +2 cent/litro sulla benzina e +1 sul gasolio. Per Q8 +2 cent/litro su entrambi i prodotti.
- di Daniele Troilo

Foti (FdI): sistema extraprofitti non ha funzionato

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, ha sottolineato come il sistema degli extraprofitti non abbia funzionato. "Il ministro Urso in questi giorni ha lavorato per ribadire che l'obiettivo di alcune affermazioni non erano i benzinai ma un sistema che non ha funzionato. Il governo Draghi aveva quantificato 10 miliardi di extraprofitti. Ne sono entrati 2 e mezzo", ha detto al Tg2.
- di Daniele Troilo

Fallita la mediazione del ministro Urso

Ieri il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha proseguito il confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria dei distributori di carburante, "auspicando che fossero ridotti i disagi per i cittadini". Il suo tentativo di mediazione è fallito, ma ha spaccato le sigle sindacali: lo sciopero è stato confermato, ma Faib ha deciso di ridurlo a un solo giorno.
- di Daniele Troilo

Berlusconi, sciopero sbagliato ma non sono speculatori

Lo sciopero dei benzinai è "sbagliato perché penalizza i cittadini
incolpevoli. Però va detto che i benzinai sono stati ingiustamente indicati come speculatori per un andamento dei prezzi che non dipende da loro". Lo dice, intervistato dal Corriere della Sera, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.
- di Redazione Sky TG24

Prezzo benzina, nuovi aumenti in arrivo: 1,846 euro al litro al self service

Secondo quanto rilevato, Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Stessa mossa per IP e Tamoil, mentre per Q8 un rialzo di un cent/litro.
- di Redazione Sky TG24

Benzinai, confermato lo sciopero. Sigle divise: Faib verso un solo giorno di stop

Faib Confesercenti, dopo l'incontro con il ministro delle Imprese e del made in Italy Urso, ha deciso di ridurre la mobilitazione a 24 ore invece che 48. Fegica e Figisc/Anisa confermano invece lo stop di due giorni: "Il tentativo in extremis fatto dal ministro Urso, peraltro apprezzato, non riesce ad intervenire con la necessaria concretezza". Lo sciopero, oggi, inizia come previsto alle 19 sulle tratte ordinarie e alle 22 sulle autostrade.
- di Redazione Sky TG24

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