Lo sciopero era scattato martedì, alle 19 sulla rete ordinaria e alle 22 sulle autostrade. Dopo il tentativo di mediazione fallito ieri, si è invece arrivati a un'intesa nel pomeriggio di oggi. Fegica e Figisc/Anisa hanno revocato il secondo giorno di sciopero come già deciso da Faib Confesercenti. I distributori stanno quindi riaprendo già da questa sera
Gli approfondimenti:
- Benzinai, confermato lo sciopero. Sigle divise: Faib verso un solo giorno di stop
- I distributori aperti: l'elenco
- Prezzo benzina, nuovi aumenti in arrivo: 1,846 euro al litro al self service
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Urso: è stato apprezzato l'impegno del Governo
Fegica: sciopero ridotto non smonta partita
Fratoianni: dubito del coraggio di colpire extraprofitti
"I benzinai hanno revocato il secondo giorno di sciopero: a questo punto il governo Meloni, dopo tutti i pasticci combinati finora, abbia un sussulto di dignità e di coraggio. Invece di prendersela con l'anello debole, intervenga piuttosto sugli extraprotitti della grandi compagnie energetiche." Lo afferma Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana. "Abbia il coraggio, una volta tanto, di andare al cuore del problema - prosegue - e recuperi quelle decine di miliardi che si sono intascate le grandi compagnie e le restituisca a famiglie ed imprese. Se ne ha il coraggio anche se è cosa di cui dubito fortemente".
Assoutenti: revoca sciopero figuraccia dei benzinai
Lo sciopero dei benzinai si è rivelato un fallimento ma a pagare un conto salatissimo sono stati solo i consumatori, con una corsa ai rifornimenti che ha prodotto una impennata dei listini alla pompa, rincari finiti ora all'attenzione del Governo e di Mister Prezzi. Lo afferma Assoutenti, che ha presentato oggi un esposto denunciando la possibile speculazione sui prezzi di benzina e gasolio. "Mentre i benzinai facevano una figuraccia, con una spaccatura sullo sciopero tra le varie sigle e la revoca decisa a poche ore dall'inizio della protesta, gli automobilisti che hanno fatto il pieno per non ritrovarsi a secco hanno dovuto subire repentini aumenti dei prezzi alla pompa, saliti in alcuni casi anche di 10 centesimi di euro tra ieri e oggi, con un aggravio fino a +5 euro sul pieno - denuncia il presidente Furio Truzzi - Un fatto gravissimo che ci ha portato oggi a presentare un esposto a Mister Prezzi e al Governo, nella persona del Ministro Adolfo Urso, in cui si chiede di aprire una indagine su quanto accaduto e sanzionare quei soggetti, siano essi benzinai o compagnie petrolifere, che hanno approfittato della situazione per aumentare ingiustificatamente i listini al pubblico".
Faib Trentino: adesione a sciopero al 75%
Un momento dello sciopero (Ansa)
Fegica: la mobilitazione resta in piedi
Fegica e Figisc revocano lo sciopero
Urso: spero non ci sia seconda giornata di sciopero
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso auspica che si riduca la durata dello sciopero dei benzinai. "Mi auguro che non ci sia" la seconda giornata di sciopero "e si riduca il disagio per i cittadini, ancora più significativo nell'eventuale seconda giornata". Lo ha detto ricordando che è in corso una riunione al ministero. "Il governo è impegnato in maniera continuativa per giungere a un riordino complessivo del settore perché ne ha davvero bisogno", ha sottolineato sulla categoria.