
Pensioni febbraio 2023, quando arriva il pagamento del cedolino e cosa sapere
Gli aumenti arrivano ma slittano a marzo. Intanto dall’1 al 7 del mese, a seconda dell’iniziale del cognome, si può andare negli uffici postali a ritirare la quota spettante. Chi ha accredito su conto corrente lo vedrà accreditato già il 1° febbraio

Dal 1° febbraio iniziano i pagamenti delle pensioni del secondo mese dell’anno, ma per i tanto attesi aumenti, i pensionati dovranno aspettare ancora, probabilmente a marzo. Il governo ha rivisto la rivalutazione, mantenendo le regole invariate solo per chi ha un assegno inferiore a 2.100 euro, per i quali l’adeguamento è stato pari al 100% del tasso rilevato (7,3% quello provvisorio)
Pensioni, i calcoli dell'Inps
A causa di tempi tecnici per il ricalcolo della maggiorazione, gli aumenti del cedolino di febbraio sono stati congelati “riconoscendoli solo a chi era stato rivalutato al 100%”, spiega l’Inps. Gli altri avrebbero dovuto aspettare “la prima rata utile al momento di approvazione della norma” che probabilmente sarà a marzo
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Intanto, chi ha l’accredito sul conto corrente, vedrà l’importo della pensione già dal 1° febbraio. Tutti gli altri possono recarsi negli uffici postali dall’1 al 7 del mese, a seconda dell’iniziale del cognome. Mercoledì 1 febbraio possono prelevare la somma i cognomi dalla A alla B; giovedì 2 febbraio dalla C alla D; venerdì 3 febbraio dalla E alla K; sabato 4 febbraio, solo la mattina, dalla L alla O; lunedì 6 febbraio dalla P alla R; martedì 7 febbraio dalla S alla Z

Niente aumenti quindi, anzi, in alcuni casi l’importo della pensione di febbraio 2023 potrebbe risultare addirittura inferiore per l’eventuale presenza di conguagli IRPEF, nel caso in cui le ritenute 2022 siano state applicate in misura inferiore rispetto al dovuto su base annua, dunque con conguaglio di gennaio rinviato a febbraio
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In più, sul cedolino pensione di febbraio possono pesare anche le trattenute delle addizionali regionali e comunali relative al 2022, recuperate in 11 rate nell’anno successivo a quello a cui si riferiscono

Alcuni pensionati riceveranno un importo più basso nella pensione di febbraio anche perché scontano l’imposta sull’anticipo della perequazione fruito a fine 2022. Se nel cedolino pensione di febbraio è presente la dicitura “Differenza Imponibile PRQ. Anno X”, l’importo risulta ridotto a fronte della trattenuta effettuata sulle pensioni per conguaglio a debito di perequazione
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L’anticipo della perequazione, negli ultimi mesi del 2022, è stato ricevuto dai pensionati titolari di pensioni inferiori ai 2.692 euro lordi. A questi oggi non spetta l’aumento per intero, avendo già ricevuto l’anticipo del 2%, perciò dagli importi rivalutati delle pensioni, vengono sottratti gli anticipi già goduti

Per verificare l’ammontare del conguaglio IRPEF a debito e la sua origine, basta andare sul sito INPS e seguire il percorso “Assicurato INPS pensionato - Servizi riservati all’assicurato pensionato - Procedure di gestione - Consultazione cong. per PRQ sospesi

Per controllare gli importi del cedolino basta andare sul sito dell’Inps, accedere alla propria pagina personale con SPID, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi, andare nella sezione cedolini o inserire nella barra di ricerca la parola “cedolino”, selezionare l’ultimo cedolino relativo al mese di febbraio 2023
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