
Carovita e inflazione, italiani spendono 42 miliardi di risparmi: tenore di vita a rischio
La quota familiare assorbita da spese per utenze e abitazione dovrebbe attestarsi quest'anno sul 45,8% del totale mensile. Nel 2019 era il 35%. Lo stima Confesercenti. La situazione pesa soprattutto sui redditi medio-bassi. Per le famiglie meno abbienti - circa 10,5 milioni - i costi fissi varranno quest'anno la metà dell'intera spesa mensile: sarà così ridotto ancora di più lo spazio per le altre spese

Le famiglie subiscono i colpi di inflazione e carovita: si ritrovano con meno liquidità disponibile e più debiti da pagare. I rincari dei prezzi hanno portato a una rapida erosione dei conti correnti di circa 20 miliardi nel 2022, con gli italiani costretti a bruciare 41,5 miliardi dei propri risparmi nel tentativo di conservare il tenore di vita ormai assediato dai costi in crescita. La quota familiare assorbita da spese per utenze e abitazione dovrebbe infatti attestarsi quest'anno sul 45,8% del totale mensile. Nel 2019 era il 35%. Lo stima Confesercenti
Bonus mobili 2023, quali sono gli elettrodomestici inclusi
La situazione pesa soprattutto sui redditi medio-bassi. Per le famiglie meno abbienti - circa 10,5 milioni - i costi fissi varranno quest'anno la metà dell'intera spesa mensile, riducendo ancora di più lo spazio per le altre spese. Intanto, per contrastare la corsa dei prezzi il leader della Cisl, Luigi Sbarra, propone di rilanciare "una stagione di rinnovata concertazione", per mettere al centro un "grande tema: un vero patto contro l'inflazione"
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato sulle notizie di economia
La riduzione di liquidità sui conti correnti, così come non avveniva dal 2017, e l'aumento di prestiti e mutui sono i due fattori che, secondo una analisi federazione autonoma bancari italiani (Fabi), dimostrano le difficoltà che stanno affrontando le famiglie
Carrello della spesa, il caro vita fa crescere il giro d’affari dei prodotti sottomarca
Se nei primi sette mesi dell'anno scorso la liquidità accumulata ha quasi sfiorato i 1.180 miliardi di euro (+0,9%), nei quattro mesi successivi i conti correnti sono scesi a 1.159 miliardi, registrando a fine novembre una flessione di circa due punti percentuali
Carburanti, con la fine degli sconti inflazione su dell’1%
Per quanti non rinunciano alla liquidità, il senso di incertezza ha fatto volare il livello dei debiti. L'ammontare dei prestiti a fine 2022 si è attestato a 256 miliardi di euro (+1,5%), superando la tendenza di costante aumento dal 2017 (+1,2%)

Per far fronte a questa situazione "servono, da parte del governo, politiche fiscali più incisive, volte ad aumentare il reddito disponibile, e auspico che già quest'anno possano arrivare risposte in questo senso. Ma sono indispensabili, soprattutto, i rinnovi di tutti i contratti collettivi di lavoro scaduti", afferma Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi

L'aumento dei prezzi e i costi dell'energia, oltre ad aver bruciato 41,5 miliardi di risparmi, ha portato anche, secondo una stima di Confeserecenti, a una riduzione del potere d'acquisto che per lavoratori dipendenti risulterà inferiore di 2.800 euro rispetto al 2021, mentre per i lavoratori autonomi calerà di 2.200 euro

Per le famiglie meno abbienti (circa 10,5 milioni) i costi fissi avranno quest'anno un impatto per la metà dell'intera spesa mensile. Se si considerano anche abbigliamento, bevande e alimenti, la parte di bilancio occupata dai consumi obbligati o quasi sale al 77%, lasciando meno di un quarto (il 23%) disponibile per altro

Sono in difficoltà anche coloro che hanno una capacità di spesa maggiore. Per il 40% di famiglie con un reddito medio la quota assorbita da bollette e spese per la casa passa dal 35% del 2019 al 45%, mentre la spesa per alimentari e bevande scende al 23%, e quella da dedicare ad altro subisce un crollo, scendendo dal 40% al 32%

Covid, caro-energia ed inflazione hanno "rivoluzionato in senso negativo i bilanci delle famiglie negli ultimi tre anni, portando ad un vero e proprio tracollo di spesa per la grande maggioranza delle voci di consumo", afferma Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti
Conti correnti, gli aumenti di spesa di gennaio sono superiori al tasso di inflazione