Carburanti, incontro governo-sindacati: sciopero congelato, tavolo tecnico martedì 17

Economia
Ansa/Ipa

Si è svolto Palazzo Chigi l'incontro fra i ministri Urso e Giorgetti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e le associazioni di categoria, dopo le tensioni nate sulle misure anti-rincari. Fonti di Palazzo Chigi riferiscono che l'esecutivo assicura l'avvio di un confronto con il settore, che inizierà con un tavolo tecnico martedì 17, e prende atto del congelamento dello sciopero e la sospensione del giudizio sul decreto legge in attesa della pubblicazione

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Si è svolto Palazzo Chigi l’incontro fra il governo e i sindacati del settore carburanti, dopo le tensioni degli ultimi giorni sulle misure decise dall'esecutivo contro i rincari. Secondo fonti di Palazzo Chigi, l'esecutivo assicura l'avvio di un confronto con il settore, che inizierà con un tavolo tecnico martedì 17, e prende atto del congelamento dello sciopero e la sospensione del giudizio sul decreto legge in attesa della pubblicazione. A confrontarsi con le associazioni di categoria sono stati il ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Presente anche il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo.

Meloni: “Quello che lo Stato incassa in più di Iva verrà utilizzato per abbassare il prezzo”

Un incontro, quello con i sindacati, di cui ha parlato ieri in prima persona il presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Quello che lo Stato incassa in più di Iva verrà utilizzato per abbassare il prezzo”. Al momento nel decreto non è previsto alcun intervento, hanno fatto sapere fonti dell'esecutivo, dopo le parole del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti su un possibile taglio nel caso di aumento dei prezzi. Ma il Cdm è intervenuto “aggiustando” una norma che già esiste e consente di ridurre le accise se il prezzo supera almeno il 2% del valore indicato nel Def: in caso di aumento del prezzo del greggio e quindi dell'Iva in un quadrimestre di riferimento, il maggiore introito incassato in termini di imposta dallo Stato potrà essere utilizzato per finanziare riduzioni del prezzo finale alla pompa. In Cdm sono state inoltre approvate alcune modifiche al decreto varato appena due giorni fa sulla trasparenza, garantendo che i buoni benzina saranno esentasse fino a fine anno. Ora l'osservato speciale del governo sono i prezzi: l'esecutivo “monitorerà attentamente” il livello non solo della benzina, ma anche dei beni di largo consumo, ha spiegato Giorgetti. Solo a valle del monitoraggio si valuteranno ulteriori iniziative.

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Le tensioni fra governo e gestori

I gestori hanno annunciato uno sciopero, per ora confermato, per il 25 e 26 gennaio, con presidio sotto Montecitorio. L'obiettivo è “porre fine a questa 'ondata di fango' contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità”, hanno spiegato Faib-Confesercenti, Fegica, Figisc-Confcommercio, che hanno accusato il governo di aumentare il prezzo dei carburanti, scaricando “la responsabilità sui gestori”. L’esecutivo ha però replicato immediatamente alle accuse. Le misure adottate sono contro i fenomeni speculativi e “quindi a tutela dei distributori”, spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. “Non c'è nessuna ondata di fango nei confronti dei titolari delle pompe di benzina e del settore”, ha aggiunto l'altro sottosegretario alla presidenza, Alfredo Mantovano.

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