
Caro vita, in arrivo boccata d’ossigeno a gennaio: un “doppio bonus” in busta paga
Con l’inizio del nuovo anno ci sono due buone notizie per i lavoratori dipendenti. Il Capodanno di domenica e il taglio del cuneo fiscale renderanno infatti lo stipendio un po’ più alto: ecco come

Anche il 2023 si apre con notizie poco confortanti sul fronte del costo della vita: secondo gli ultimi dati Istat infatti a dicembre l’inflazione è stata dell’11,6% su base annua, in leggero calo rispetto alla precedente rilevazione ma pur sempre a livelli molto alti. Nel 2022 i prezzi al consumo, infatti, hanno registrato una crescita in media d'anno di +8,1%, segnando l'aumento più ampio dal 1985
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A pesare particolarmente sulle tasche delle famiglie sono i beni di prima necessità: "I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +12,7% a +12,6%”, ha detto l’Istat, segnalando che restano comunque a livelli record che non si registravano dal 1983
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A fronte di uno scenario che rimane difficile, comunque, nel mese di gennaio 2023 arriva una boccata d’ossigeno per il portafoglio dei lavoratori dipendenti: nel primo mese dell’anno infatti la busta paga sarà arricchita da un “doppio bonus” che porterà ad avere assegni più sostanziosi
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Il primo di questi due “bonus” è merito del calendario: il 1 gennaio, infatti, è caduto di domenica. Si tratta dunque di un doppio giorno festivo, domenica e Capodanno: la legge stabilisce che questo venga conteggiato come festività non goduta e al dipendente spetta una "ulteriore retribuzione corrispondente all’aliquota giornaliera”
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Per stabilire la cifra di questo “bonus” è necessario fare affidamento al contratto collettivo di riferimento: per i lavoratori dipendenti stipendiati mensilmente di solito la maggiorazione corrisponde a 1/26 della retribuzione totale, che farà così aumentare la busta paga di gennaio

Il secondo bonus arriva invece dalla Legge di Bilancio: il governo guidato da Giorgia Meloni ha infatti non solo confermato il taglio di due punti del cuneo fiscale stabilito dal precedente esecutivo, ma lo ha ampliato di un ulteriore punto per chi ha un reddito annuo fino a 25mila euro lordi

Nella Manovra si legge infatti che "l'esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore è riconosciuto nella misura di 2 punti percentuali" per i redditi fino a 2.692 euro, cioè 35mila euro lordi annui considerata anche la tredicesima, ampliandolo di un ulteriore punto per chi rimane sotto la soglia dei 25mila euro lordi

Dunque per i redditi compresi tra 25 e 35mila euro la busta paga di gennaio 2023 sarà in linea con quelle di fine 2022, mentre per chi guadagna fino a 25mila euro annui lordi avrà un piccolo incremento sul salario a partire da questo mese

Nel dettaglio gli aumenti per il 2023 saranno pari a circa 10 euro per stipendi di 1.000 euro lordi mensili; 13 euro per chi guadagna 1.300 euro; 15 euro per chi ha una busta paga di 1.500 euro; 17 euro in più per chi ha uno stipendio di 1.700 euro e 19 euro per coloro che prendono 1.900 euro

Un’altra buona notizia, infine, potrebbe arrivare sul fronte dei costi dell’energia: “Nel primo trimestre 2023 la bolletta della luce è crollata con una diminuzione del 19,5%, aspettiamo quattro settimane e possiamo avere un calo del 30%" della tariffa del gas di gennaio, ha detto Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia
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