Pensioni, per gli assegni più alti rivalutazione a marzo

Economia

Simone Spina

L'adeguamento all'inflazione per chi prende più di 2.100 euro lordi arriverà fra due mesi insieme agli arretrati. Come deciso in manovra, per questi pensionati gli incrementi non saranno al 100% del caro vita. Intanto, scattano nuovi rincari: dai carburanti alle autostrade passando per il biglietto di bus, tram e metro

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Bisognerà aspettare probabilmente marzo per vedere le pensioni più alte rivalutate all'inflazione così come previsto dalla manovra. A gennaio, infatti, aumentano solo gli assegni fino a quattro volte il minimo, quelli cioè che non superano i 2.101,52 euro lordi al mese. Oltre questa soglia, gli incrementi decisi dal governo non sono al 100 per cento dell’inflazione ma in misura inferiore, e a scalare, e l’Inps sta effettuando i conteggi. Per questi pensionati, dunque, il bonifico un po’ più alto rispetto a quello ricevuto nel 2022 arriverà fra due mesi, quando saranno dati anche gli arretrati.

Pieno più caro al distributore

Intanto continuano gli aumenti: alcuni sono scattati con l’arrivo del nuovo anno. Ne sanno qualcosa gli automobilisti che fanno già i conti con i prezzi dei carburanti più salati e pedaggi più pesanti in molte autostrade. Per benzina e diesel si registra un incremento medio di 20 centesimi al litro rispetto agli ultimi giorni del 2022 dovuto principalmente al fatto che non è stato prorogato lo sconto in vigore dallo scorso mese di marzo che riduceva alcune tasse (le accise). Il risultato è che, in media, il rifornimento servito supera i due euro al litro e i prezzi sono saliti anche al self-service.

Autostrade, pedaggio più salato

Rincari, poi, al casello. Dopo quattro anni di tariffe ferme, il governo ha autorizzato ritocchi all’insù che riguardano oltre la metà della rete autostradale, così – per esempio – per andare in macchina da Napoli a Milano si spenderà un euro in più e un altro aumento simile è previsto a luglio. Rimanendo in tema quattroruote, si temono costi maggiori anche per l’Rc auto: l’assicurazione obbligatoria tra luglio e settembre del 2022 è salita del 2,5 per cento rispetto al trimestre precedente (su base annua invece si registra un calo dell’1,5 per cento).

Tram, bus e metro: biglietto più pesante

Cattive notizie anche per chi usa i mezzi pubblici. Biglietto più caro a Milano dal 9 gennaio, dove si spenderanno due euro e venti; a Roma impennata di un terzo da agosto, quando ci vorranno due euro per autobus, tram e metropolitana, mentre a Napoli si pagano già venti centesimi in più (1,20 euro).

Stangata da 2.400 euro 

Ma non ci sono solo i trasporti. Calcolando anche ristoranti, telefonia, tributi locali e i maggiori costi per chi ha un mutuo variabile, le associazioni dei consumatori stimano una stangata che potrebbe arrivare a 2.400 euro in più rispetto all’anno appena passato. Tutto questo senza contare luce e gas, sui quali non c’è certezza: gli aiuti pubblici per calmierare le bollette scadono a marzo e servirebbe una sfera di cristallo per sapere come saranno i prezzi nei prossimi mesi.

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