
Bonus barriere architettoniche, la Manovra prevede la proroga fino al 2025: cosa sappiamo
La detrazione del 75% per gli interventi con cui si superano ed eliminano gli ostacoli in edifici già esistenti era stata inserita nel 2021 nella Legge di bilancio 2022 ma durava solo un anno: ora, grazie a un emendamento bipartisan alla Legge di bilancio 2023, c’è stata la proroga di tre anni. Si introduce, però, un paletto: per le deliberazioni dei lavori in assemblea di condominio è necessaria una maggioranza che rappresenti un terzo del valore millesimale dell'edificio

La Manovra, che deve essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio, introduce anche delle novità per quanto riguarda le barriere architettoniche: un emendamento bipartisan, infatti, ha prorogato il bonus fino al 2025
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Si tratta di una detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate sostenute per gli interventi con cui si superano ed eliminano le barriere architettoniche in edifici già esistenti. Va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo. Vale per le spese sostenute per l'installazione di ascensori, montascale, pedane e per altri interventi che servono a migliorare l'accessibilità negli edifici. Se ne può beneficiare sia per l’installazione di nuovi ascensori o simili, sia per la trasformazione dei vecchi in impianti a norma per i disabili
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Il bonus era stato inserito nel 2021 nella Legge di bilancio 2022, ma durava solo un anno: ora, grazie all’emendamento alla Manovra 2023, c’è stata la proroga di tre anni. La detrazione si applicherà per le spese documentate sostenute fino al 31 dicembre 2025. Si introduce, però, un paletto: per le deliberazioni dei lavori in assemblea di condominio è necessaria una maggioranza che rappresenti un terzo del valore millesimale dell'edificio
Bonus barriere architettoniche, detrazioni al 75%: cosa c’è da sapere
La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a: 50mila euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno; 40mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per quelli composti da 2 a 8 unità immobiliari; 30mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari
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La detrazione, dice l’Agenzia delle Entrate, “spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito”. Per usufruire dell’agevolazione, gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del ministro dei Lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, quindi dimensioni e caratteristiche devono essere a norma
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In alternativa alla detrazione, spiega ancora l’Agenzia delle Entrate, “è possibile optare per la cessione ad altri soggetti del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante oppure per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi agevolati (cosiddetto sconto in fattura)”

Possono usufruire del bonus barriere architettoniche - anche nel 2023 - persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali). Restano esclusi coloro che possiedono solo redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva, in quanto l’agevolazione consiste in una detrazione del 75% dall’imposta lorda

Tra gli interventi che possono far accedere all’agevolazione ci sono: installazione ascensori e montacarichi; installazione montascale; realizzazione di un elevatore esterno; costruzione rampe; interventi atti a favorire la mobilità interna attraverso l’utilizzo della comunicazione, della robotica e di ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata

E ancora: ristrutturazione viali d’accesso per ipovedenti; sistemazione posti auto con la creazione di aree di parcheggio riservate ai disabili; interventi di adeguamento di servizi igienici e lavori di sistemazione di impianti elettrici e citofoni e domotici, per consentire a tutti piena accessibilità, manovrabilità e utilizzo degli apparecchi

Dopo l’ok alla Camera, ora la Manovra è stata trasmessa al Senato: i tempi sono strettissimi, ma se non ci saranno intoppi si dovrebbe riuscire a terminare i lavori entro la fine dell'anno ed evitare l'esercizio provvisorio. Il calendario di Palazzo Madama prevede la convocazione dell'Assemblea il 27 dicembre alle 14. L'ipotesi è che il 29 la Legge di Bilancio possa essere già stata licenziata
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