
Natale, un italiano su tre spenderà meno di 100 euro per i regali
Lo dice un’indagine sui consumi di Natale 2022 realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia in collaborazione con Format research. Tra coloro che percepiscono la tredicesima, quasi un terzo la userà per affrontare spese per la casa e la famiglia, mentre solo il 14,5% la utilizzerà per acquistare regali per le feste

Solo una piccola parte della tredicesima sarà destinata dagli italiani ai regali natalizi: il grosso se ne andrà in spese per la casa, tasse e bollette. Lo rivela un'indagine sui consumi di Natale 2022 realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia in collaborazione con Format research
GUARDA IL VIDEO: Shopping Natale, spesa media degli italiani è di 300 euro
Secondo la ricerca, tra coloro che percepiscono la tredicesima, quasi un terzo la userà per affrontare spese per la casa e la famiglia, il 24% la metterà da parte, il 19,2% la userà per pagare tasse e bollette e solo il 14,5% la utilizzerà per acquistare i regali di Natale
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La quota di consumatori decisi a spendere meno di 300 euro rimane stabile rispetto all’anno scorso, mentre diminuisce – di poco – il numero di chi spenderà oltre 300 euro. Nello specifico, precisa l’indagine, il 64% spenderà tra 100 e 300 euro, mentre 1 consumatore su 3 non supererà i 100 euro
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Per il Natale 2022 aumentano gli acquisti nei negozi di vicinato e calano per la prima volta dal 2009 quelli su Internet. Il web rimane tuttavia il canale preferito, anche se registra una flessione: tra i canali di acquisto la quota passa al 64,6% dal 69% del 2021 e 67,5% del 2020

Gli acquisti nei negozi di vicinato salgono invece dal 42,5% al 45%, segno - sottolinea Coldiretti - che gli italiani, passata l'emergenza pandemica, stanno riscoprendo il proprio quartiere e le vie dello shopping

Intanto, le associazioni dei consumatori hanno sottolineato la loro preoccupazione per i rincari, ora che l’Istat ha pubblicato i dati definitivi sul tasso d'inflazione. Il Codacons stima + 612 milioni di euro solo per cibi e bevande nel corso delle prossime festività

"Tra i prodotti più utilizzati per le preparazioni di cibi e pietanze natalizie e che hanno subito aumenti consistenti troviamo il burro (+41,2%), l'olio di semi (+51,4%), la farina (+23,6%), le uova (+21,7%), il riso (+35,4%), la pasta (+23,6%) il pane (+16%)”, analizza il Codacons. “Mettere la carne in tavola a Natale costerà in media il 10,5% in più, con punte del +18% per il pollo, mentre per un pranzo a base di pesce la spesa sale in media del 10%”

“La verdura aumenta del 15,2% con punte di oltre il 19% per insalata e cavoli; le arance costano il 13,3% in più. Per i dolci occorre mettere in conto una maggiore spesa del 49,6% per lo zucchero, e anche brindare costerà di più: il vino rincara del 6%, i liquori salgono del 5,5% e lo spumante segna +7,3%. A parità di consumi” prosegue l’associazione, “il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale, insieme al cenone e pranzo di Capodanno, costeranno agli italiani complessivamente 612 milioni di euro in più rispetto alla spesa sostenuta nel 2021"

L'associazione segnala poi rincari anche sul fronte dei regali, con i prezzi che salgono del 17,9% per le macchine da caffè, del 19,9% per macchine fotografiche e videocamere e del 23,6% per i Dvd. Nella top ten dei regali stilata dall'Unione nazionale consumatori sui dati Istat al primo posto, come da tradizione, svettano i giocattoli; al secondo gli elettrodomestici, dalle tv alle macchine da caffè ed aspirapolvere; al terzo i prodotti per la cura della persona come profumi, dopobarba, creme e trucchi
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