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Manovra 2023, misure per mamme: da Opzione Donna al congedo

Economia

Mariangela Pira

Dalle pensioni al congedo parentale, ecco cosa cambia

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All'interno della manovra finanziaria, che deve essere ancora approvata in Parlamento, vi sono tutta una serie di misure volte a sostenere la figura delle madri. In questo video proviamo a riassumerle partendo dalle pensioni con la cosiddetta Opzione Donna, che sarà posticipata di un anno solo a determinate condizioni ovvero se si bada a genitori o marito con handicap, se si ha una invalidità civile superiore o uguale al 74% o se si lavora in un'azienda che ha aperto un tavolo di crisi.

Gli altri casi

Per tutte le altre donne, in pensione si va a 60 anni tranne se si hanno almeno due figli  - ci sarà uno sconto di due anni e si potrà andare a 58 - o un figlio solo (in quest'ultimo caso lo sconto è inferiore e si potrà andare a 59 anni). Su quest'ultima parte della misura - ovvero discriminare tra madri e non madri -  ci sono state polemiche e c'è chi ritiene che tale decisione possa anche risultare incostituzionale. 

Novità anche per l'assegno universale unico con la maggiorazione del 50% per il primo figlio fino al compimento del primo anno di età e dello stesso importo per le famiglie dal terzo figlio in su fino ai 3 anni di età. 

Sul fronte dei congedi parentali la novità prevede che per un mese si potrà godere di una retribuzione dell'80% e non più del 30%. 

Infine, da menzionare è il taglio dell'Iva su numerosi prodotti che alle mamme servono: dai pannolini al biberon, ad alcuni prodotti per l'alimentazione dei neonati e dei bimbi, agli assorbenti per le donne. Per alcuni di questi prodotti l'Iva scende molto, passando anche dal 22% al 5%. 

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