Le famiglie hanno ridotto i consumi del 21 per cento, le industrie di quasi il 23. I risultati sono in linea con il piano dell'ex ministro Cingolani
Il regolamento europeo di fine estate impone agli Stati membri di tagliare i propri consumi di gas, per evitare razionamenti incontrollati durante l'inverno. I risparmi sono per ora solamente raccomandati, ma se dovesse scattare l'allarme rosso dovrebbero raggiungere obbligatoriamente il 15 per cento dei consumi storici.
Consumi italiani in forte calo
L'Italia sta per ora facendo la sua parte. Dopo una prima metà dell'anno in cui abbiamo consumato più gas del solito - soprattutto per il caldo estivo e la carenza di acqua per far funzionare gli impianti idroelettrici - oggi siamo in linea con gli obiettivi europei. Secondo l'elaborazione di Sky TG24 sui dati Snam, tra agosto e ottobre il nostro paese ha tagliato i consumi di gas del 16,1 per cento rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Un dato trainato dalle industrie (-22,6 per cento) e da famiglie, negozi e uffici (-21,3). La generazione termoelettrica di elettricità invece - per cui il gas viene bruciato - cala di poco meno del 10 per cento, dato in linea con numeri sui consumi elettrici diffusi da Terna.
Risparmiati 2 miliardi di metri cubi
In totale dunque sono stati risparmiati in questo trimestre circa 2 miliardi di metri cubi di gas rispetto agli anni precedenti. Un contributo importante alla sicurezza energetica del paese, e in linea con gli obiettivi del governo: il piano dell'ex ministro Cingolani prevede di raggiungere il risparmio di 8 miliardi di metri cubi entro marzo 2023.
Le ragioni sono da ricercare soprattutto nel caldo - che ha evitato di posticipare l'accensione del riscaldamento domestico in buona parte d'Italia - e negli elevatissimi costi delle bollette, che hanno indotto famiglie e imprese a ridurre i consumi (nonostante secondo un recente sondaggio si dicessero non disposte a farlo).