
Riscaldamento, boom di richieste per la pompa di calore: come funziona e perché conviene
Il sistema è capace di prelevare calore da una fonte naturale esterna - come aria, acqua o terra - e di trasferirlo all’interno tramite uno scambiatore di calore. L'Unione Europea punta a raddoppiare la loro diffusione in modo tale da ridurre la dipendenza dal gas russo

L’invasione russa dell’Ucraina ha indotto l’Unione europea a intervenire per cercare di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili di Mosca: verso questa direzione si muove il piano REPowerEU. Fra gli obiettivi che si prefigge c'è anche il raddoppio del tasso di diffusione delle pompe di calore: si punta a ottenere un totale di 10 milioni di unità nei prossimi cinque anni
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“Gli Stati membri”, si legge nelle Faq stilate dalla Commissione Ue, “possono accelerare la diffusione e l'integrazione efficaci sotto il profilo dei costi delle pompe di calore, dell'energia geotermica e dell'energia solare termica su larga scala". Il tutto, "sviluppando e modernizzando i sistemi di teleriscaldamento in cui si può sostituire i combustibili fossili nel riscaldamento individuale, ricorrendo a sistemi puliti di riscaldamento collettivo, in particolare nelle zone e nelle città densamente popolate, e sfruttando il calore industriale dove disponibile"
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La Commissione europea suggerisce poi che “questo colpo di acceleratore dovrebbe essere accompagnato da una espansione rapida della produzione di pompe di calore, anche grazie all'accesso agevolato ai finanziamenti”
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E in effetti, secondo i dati di Assoclima, la crescita delle pompe di calore idroniche (che funzionano tramite acqua) in Italia continua: il primo trimestre 2022 indica un aumento generale a tre cifre (+118,3% a volume e +121,2% a valore), con una crescita significativa (+125,7% a volume e +144,7% a valore) soprattutto nei modelli con potenze inferiori a 17 kW destinati in prevalenza al settore residenziale
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La pompa di calore preleva calore da una fonte naturale esterna - come aria, acqua o terra - e lo trasferisce all’interno tramite uno scambiatore di calore. Il funzionamento è analogo al frigorifero della cucina, pur essendo opposto il risultato. Attraverso un compressore viene compresso un gas e l’aumento della pressione produce calore

Alcune pompe hanno funzione duplice: in estate sono capaci di raffreddare. Dato che per produrre calore fa ricorso all’energia termica già presente nell’ambiente, la pompa di calore viene considerata a risparmio energetico. Per attivarsi sfrutta la corrente elettrica

Secondo Altroconsumo, le pompe di calore reversibili (che riscaldano e rinfrescano) hanno pro e contro. Fra i vantaggi c’è il risparmio di energia: ogni kilowatt di energia elettrica usato dalla pompa di valore viene convertito in molti kilowatt termici, generando minori consumi rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento

L’impiego di energia termica già disponibile nell’ambiente, inoltre, riduce le emissioni di Co2. C’è poi un vantaggio nella comodità: i climatizzatori a pompa di calore aiutano a trovare il clima ideale indipendentemente dalla temperatura esterna

Fra gli svantaggi ci sono alcuni aspetti logistici come il montaggio e l’installazione, che deve essere eseguita da un professionista. E i prezzi: un modello a parete con una potenza di 2,5 kW, scrive Altroconsumo, può costare tra i 300 e i 2000 euro

L’utilizzo di questi apparecchi è inserito fra i consigli e le raccomandazioni di Enea, che ha diffuso un vademecum per il corretto riscaldamento nel tentativo di indurre minori i consumi di gas nelle abitazioni. “Sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza”
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