Dall'ultimo report a cura dell'Istituto nazionale di statistica, emerge come il numero di persone in cerca di lavoro sia calato di 31 mila unità in un mese portando così a una forte riduzione del numero di disoccupati. In contrazione i contratti a tempo determinato (-95mila) mentre nell'arco dell'intero anno balzano quelli a termine (+195mila). Nuova fiammata dell'inflazione, che sale sfiora il 9% trainata dai rincari record dei beni alimentari
Il tasso di disoccupazione in Italia scende al 7,8% nel mese di agosto. È quanto emerge dall’ultimo report dell’Istat, che sottolinea però come il fenomeno sia dovuto in gran parte all’aumento del numero di inattivi. Non accenna intanto fermarsi la corsa dell’inflazione, che secondo l’Istituto Nazionale di Statistica a settembre sfiora il 9% trainata dal forte rincaro dei beni alimentari, ai massimi da quasi 30 anni.
Balzo degli inattivi
Come specificato dall’ente statistico, ad agosto 2022 il tasso di disoccupazione è sceso al 7,8% facendo registrare un calo di 0,1 punti percentuali su luglio e di 1,3 punti sullo stesso periodo dell’anno precedente. In contrazione anche quello giovanile (15-24 anni), giù dell'1,9% su base mensile al 21,2% e di 6,3 punti su agosto 2021: si tratta non solo del livello più basso dall’estate 2008, oltre dieci punti in meno di due anni fa (32,7%) e poco più della metà di quanto fatto segnare nel 2014 (42,2%). Due fenomeni dovuti però in gran parte al fatto che gli individui in cerca di lavoro si sono ridotti di 31mila unità su base mensile e di 319mila su base tendenziale. Ad aumentare, sul fronte opposto, è quindi stato il numero degli inattivi, cresciuto di 91mila unità a livello congiunturale (+0,3 al 34,8%) anche se in calo di 344mila unità dall’anno prima (-0,6%).
approfondimento
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Occupazione in frenata
Proprio perché la riduzione del tasso di disoccupazione è riflesso per lo più del boom di inattivi, non va meglio sul fronte degli occupati. Come si legge nel report Istat, sempre ad agosto il popolo dei lavoratori si è assottigliato di 74mila persone (-0,2% a 23,8 milioni) rispetto al mese precedente pur avendo guadagnato 406mila unità (+1,5%) dallo stesso periodo del 2021, quando però l’emergenza Covid era ancora nel vivo. A colpire è soprattutto la caduta dei dipendenti, in discesa di 117mila unità per gran parte a tempo indeterminato (-95mila). I contratti a termine calano invece di 22mila unità su luglio mentre si attestano in aumento di 195mila unità su agosto 2021, fissandosi a quota 3 milioni 110mila.
Corsa dei prezzi
Secondo le stime preliminari diffuse dall'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo al lordo dei tabacchi ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile e dell'8,9% su base annua (dal +8,4% del mese precedente). Questa volta a spiegare l'accelerazione dei prezzi non sono solo gli "energetici" ma soprattutto i beni del cosiddetto "carrello della spesa": il costo degli alimentari è infatti salito dell’11,5% su base annua, toccando il massimo da 1983. Accelera anche l’inflazione di fondo calcolata al netto di energia e cibo fresco, attestandosi in salita da +4,4% a +5,0%, così come quella al netto dei soli beni energetici, da +5,0% a +5,5%.