
Energia, le misure dei Paesi Ue per risparmiare: vetrine spente, riscaldamento giù
I termosifoni massimo a 19°C durante l'autunno e l'inverno, i condizionatori in estate a non meno di 27°C. Sono alcune delle misure di riduzione dei consumi messe in atto dai singoli Paesi europei per far fronte all'elevato prezzo del gas. Per ora, in via prudenziale, si tratta di moderati correttivi alle abitudini di vita ma potrebbero non bastare

I Paesi europei, alle prese con lo spettro di un inverno al freddo caratterizzato da intere filiere produttive energivore a rischio stop per il possibile distacco della fornitura di gas da parte della Russia, iniziano a mettere in atto un campionario di misure per ridurre i consumi. Per ora, in via prudenziale, si tratta di moderati correttivi alle abitudini di vita ma potrebbero non bastare: dipenderà anche dalle evoluzioni del conflitto in Ucraina
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Una dinamica che ha fatto schizzare il prezzo del gas fino a 339 euro al megawattora al Ttf di Amsterdam mentre un anno fa costava poco più di 25. Dal 31 agosto è in programma il nuovo stop al flusso tramite il gasdotto Nord Stream, ufficialmente per la manutenzione dei compressori che dovrebbe terminare il 2 settembre. Recentemente altri interventi all'infrastruttura si sono protratti ben più a lungo del previsto: basti pensare alla turbina riparata in Canada a inizio agosto che ancora staziona in Germania in attesa di tornare al suo posto
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Dopo l'accordo raggiunto a Bruxelles a inizio agosto, che prevede la riduzione volontaria del 15% dei consumi per ridurre la dipendenza dal gas russo, ora è arrivato il tempo dei singoli piani nazionali di risparmio energetico. I riscaldamenti dovranno raggiungere massimo 19°C di temperatura durante l'autunno e l'inverno, i condizionatori in estate a non meno di 27°C. Ma questa è solo una delle soluzioni individuate
Gas, le misure allo studio in Italia
In alcuni Paesi le vetrine dovranno essere spente la sera dopo le 22 e le porte dei negozi dovranno rimanere chiuse per non disperdere calore o raffredamento. Poi ci sono i consigli sulla riduzione della durata della permanenza in doccia. In pratica, dopo un'estate di caldo torrido, ora l'Europa si prepara a un possibile inverno al freddo, per mitigare gli effetti del conto energetico alle stelle

La Germania ha appena varato un pacchetto di misure per ridurre i consumi elettrici: dall'1 settembre temperatura massima di 19°C per il riscaldamento negli edifici pubblici mentre corridoi, foyer ed aree di transito resteranno direttamente senza riscaldamento. Il calore verrà limitato fino a 12° dove i dipendenti svolgono un lavoro fisico intenso. "Non vogliamo misurare le temperature nelle camere da letto, la libertà individuale deve valere”, ha spiegato il ministro dell’Economia, il verde Robert Habeck

Habeck ha poi aggiunto che le misure fanno appello alla responsabilità delle famiglie nel contribuire alla riduzione dei consumi energetici. Il senatore ambientalista Jens Kerstan ha invece avvertito: "In caso di una grave carenza di gas, l'acqua calda potrebbe essere resa disponibile solo in determinate ore del giorno”. L'illuminazione notturna sarà vietata, con le insegne spente tra le 22 e le 6. In alcuni Municipi, come ad Augsburg in Baviera, già da fine luglio le facciate degli edifici storici di notte sono spente e l'illuminazione stradale è più soffusa

In Francia “è finita l'era dell’abbondanza”. Lo ha detto il presidente Emmanuel Macron sintetizzando la situazione del Paese con lucidità. Ora il governo si appresta a varare un nuovo pacchetto di misure: divieto della pubblicità luminosa tra l’1 di notte e le 6 del mattino e porte chiuse nelle attività commerciali riscaldate o climatizzate. Secondo l'Agenzia per la gestione dell'ambiente e dell'energia transalpina, un led pubblicitario consuma quanto una famiglia media per illuminazione ed elettrodomestici

In Spagna, nonostante il Paese sia meno dipendente di altri dalle importazioni di gas russo, da inizio agosto sono in vigore alcune misure di contenimento dei consumi energetici. Le luci delle vetrine vengono spente alle 22, le porte dei negozi vanno tenute chiuse per non disperdere l'aria condizionata, che non deve scendere sotto i 27 gradi. Anche nel vicino Portogallo è in corso un dibattito sui provvedimenti da mettere in campo. La Cpp, sigla che riunisce i commercianti, ha aperto all'ipotesi di una riduzione dell’orario di servizio dei negozi

In Italia il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha presentato un mese fa le linee guida del piano: i termosifoni massimo a 19°C durante l'autunno e l'inverno, i condizionatori in estate a non meno di 27°C. Prevista anche la riduzione di un'ora della durata di funzionamento degli impianti

L'Italia ha bisogno di rimpiazzare 30 miliardi di metri cubi di gas provenienti dalla Russia. La maggior parte, 25 miliardi, arriveranno dagli accordi stipulati in quesi mesi con altri Paesi, in particolare in Africa. Il resto da risparmi e maggiore ricorso alle fonti di energia rinnovabili. Con la crescita vorticosa del prezzo del gas alcuni politici chiedono un tavolo per concertare dei provvedimenti d'urgenza assieme al governo uscente. Ma al momento, non sarebbe in lavorazione alcun provvedimento contro il caro energia