
Bonus 200 euro per partite Iva, decreto attuativo in ritardo di un mese: cosa sappiamo
Non si conoscono ancora le modalità di erogazione dell'indennità una tantum destinata ad autonomi e professionisiti che risultino iscritti alle casse previdenziali di riferimento e che nel 2021 non abbiano superato i 35mila euro di reddito Isee. Il provvedimento con le specifiche sarebbe dovuto arrivare entro lo scorso 17 giugno

Anche i lavoratori autonomi con partita Iva riceveranno il bonus da 200 euro pensato dal governo per aiutare i cittadini a far fronte al caro vita. A differenza delle altre categorie di beneficiari, non si sa però ancora con precisione né quando l’indennità verrà erogata né con quali modalità
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L’art. 33 del Decreto Aiuti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 maggio, prevede l’istituzione di un fondo da 500 milioni di euro che, per il 2022, vada a finanziare “il riconoscimento, in via eccezionale, di un’indennità una tantum” per lavoratori autonomi e professionisti
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Nel testo non viene specificato l’importo del bonus, come invece la legge fa per gli altri destinatari della misura, ma si pensa che anche per le partite Iva sarà di 200 euro. Lo scorso mese la sottosegretaria al Ministero dell’Economia, Maria Cecilia Guerra (in foto), ha infatti detto che il governo è al lavoro per far sì che “non si determini disparità con la platea degli altri beneficiari”
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Il decreto Aiuti andava ad affidare a un decreto predisposto dal ministro del Lavoro, insieme a quello dell’Economia, “i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità”, con relativi principi di ripartizione delle risorse stanziate, per gli autonomi e i professionisti (in foto, i ministri del Lavoro e dell'Economia, Andrea Orlando e Daniele Franco)
Quali sono le categorie escluse dal bonus 200 euro
Veniva fissato un limite temporale entro cui farlo, che però è scaduto ormai da quasi un mese. Il decreto sarebbe dovuto arrivare entro lo scorso 17 giugno
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Bisognerà quindi aspettare il decreto per capire come funzionerà l’erogazione dell’indennità

Se si decidesse di procedere sulla stessa linea di quanto previsto per le categorie di beneficiari diverse dai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e dai pensionati, le partite Iva dovranno inviare apposita domanda per ricevere l’importo, probabilmente alle casse pensionistiche di riferimento

Requisito per poter accedere al bonus è infatti che i lavoratori in questione siano “iscritti alle gestioni previdenziali dell'Istituto nazionale della previdenza sociale" oppure “agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza”

Si richiede poi che, nel 2021, non sia stato superato il tetto di 35mila euro per quanto riguarda il reddito Isee

Per ricevere il bonus la partita Iva deve essere attiva e deve essere stato effettuato almeno un versamento alla cassa previdenziale di riferimento