
Bonus acqua potabile, l'acquisto del depuratore potrà essere aggiunto al 730: ecco come
Nella dichiarazione dei redditi potrà essere riportato anche l’investimento fatto per impianti domestici che migliorano la qualità dell’acqua. Attenzione però: il beneficio si applicherà su un importo di spesa di mille euro

Se ne è parlato tanto e finalmente è diventato realtà. Il bonus depuratore fa il suo esordio nella Dichiarazione dei redditi 2022 e sarà valido per tutte le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023
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In cosa consiste? Si tratta di un credito d’imposta per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290, oltre che per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaIl beneficio si applica su un importo di spesa non superiore ai mille euro per ciascun immobile e la percentuale di credito spettante è pari al 30,3745%, ai sensi del provvedimento del 31 marzo 2022
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L’agevolazione era stata inizialmente prevista nella Legge di Bilancio 2021, prima di diventare operativa solo a giugno 2021 ed è stata poi prorogata sia nell’ultima manovra del 2022 che per tutto il 2023
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L’idea era quella di aiutare tanto il cittadino che compra apparecchiature per migliorare la qualità dell’acqua da bere nella propria abitazione quanto le attività commerciali, professionali o imprenditoriali ma anche enti del terzo settore o religiosi
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Il credito d’imposta, inizialmente previsto al 50, ha avuto un’altissima richiesta visto che a fronte dei 5 milioni stanziati ne sono stati richiesti in totale quasi 16: per questo è stato abbassato al 30,37%, come sottolineato nella circolare fatta pervenire all'Amministrazione finanziaria delle Entrate lo scorso 28 febbraio

Ma come si indica? Il bonus è utilizzabile in detrazione nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e si indica anche in quelle successive, fino a quando non se ne conclude l’utilizzo

In alternativa è possibile servirsi del modello F24, utilizzabile a patto che la spesa risulti pagata con uno strumento tracciabile

I sistemi di riporto sono due: segnare al rigo G15 (codice 10) se il contribuente presenta il modello 730 oppure al rigo CR31 (codice 10), laddove si presenti quello relativo ai redditi delle persone fisiche

Da non dimenticare come gli interventi effettuati vadano comunicati all’ENEA, allo scopo di effettuare il monitoraggio e la valutazione della riduzione del consumo dei contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile