Riempire gli stoccaggi al 90 per cento entro ottobre è possibile. Così alcune delle maggiori società energetiche italiane. Dallo Stato, intanto, un incentivo alle imprese per importare più metano ma anche la richiesta di un nuovo contributo. Altri tre miliardi contro il caro-bollette per famiglie e aziende
Per i colossi italiani dell’energia è raggiungibile l’obiettivo di riempire le riserve di gas entro ottobre, in modo da avere i depositi al 90 per cento (ora superano di poco il 55) e così ridurre le incertezze sulle forniture russe legate alla guerra in Ucraina. Se Eni, Enel e Snam, che potrebbero contribuire a più di un terzo degli stoccaggi necessari, hanno dato rassicurazioni al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, per essere tranquilli per l’inverno, è necessario che anche le altre aziende del settore diano un segnale analogo.
Sostegno pubblico a chi importa il gas
Fra queste anche quelle più piccole che importano il metano e ai quali arriverà un sostegno dello Stato. Un ombrello, cioè una garanzia pubblica per permettere loro di ottenere prestiti agevolati per comprare il gas, i cui prezzi sono di sei-sette volte maggiori rispetto a un anno fa e, in questo modo, scoraggiano gli acquisti. Se da un lato il governo tende la mano, dall’altra però chiede alle società energetiche un nuovo contributo: un prelievo che scatterà se rivenderanno il gas importato a un prezzo superiore a una certa soglia. Una sorta di tassa, che si aggiunge a quella sugli extraprofitti (al 25 per cento), accumulati proprio grazie ai costi alle stelle.
Luce e gas, aiuti prorogati fino a settembre
Tutti questi soldi andranno a dare linfa alla nuova tornata di aiuti contro i rincari delle bollette. Poco più di tre miliardi, che si sommano ai quasi 30 stanziati nell’ultimo anno, per prorogare fino a settembre il taglio di quegli oneri non legati ai consumi di energia che pesano sui conti di luce e gas di famiglie e piccole e medie imprese. Confermata anche la riduzione al 5 per cento dell’Iva sul metano usato in casa e nell’industria.
Bonus carburanti verso il rinnovo
Ancora attesa, invece, l’estensione dello sconto su benzina e diesel. Quello in vigore da 30,5 centesimi al litro scade l’8 luglio: potrebbe essere ritoccato leggermente al rialzo (forse a 35 cent) ma serve circa un miliardo al mese per finanziarlo.