Dopo il rallentamento di aprile, l'indice dei prezzi al consumo sale a un livello che non si registrava da marzo 1986, quando fu pari a +7%. L'Istituto di statistica rivede al rialzo la stima del Pil italiano nel primo trimestre: +0,1%. +2,6% la crescita acquisita nel 2022
L'inflazione accelera e a maggio è al +6,9%, ai massimi dal 1986. Lo rivelano le stime preliminari dell'Istat, con l'indice nazionale dei prezzi al consumo che registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 6,9% su base annua (da +6% del mese precedente). "A maggio, dopo il rallentamento di aprile, l'inflazione torna ad accelerare salendo a un livello che non si registrava da marzo 1986 (quando fu pari a +7%)", spiega l'Istat.
Balzo per caro energia e beni alimentari
L'accelerazione si deve principalmente agli elevati aumenti dei prezzi dei beni energetici che "continuano a essere il traino dell'inflazione (con quelli dei non regolamentati in accelerazione) e le loro conseguenze si propagano sempre più agli altri comparti merceologici, i cui accresciuti costi di produzione si riverberano sulla fase finale della commercializzazione", sottolinea l'Istituto di Statistica. Nel dettaglio, l'inflazione corre per l'aumento dei prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +39,5% di aprile a +42,2%) e in particolare degli Energetici non regolamentati (da +29,8% a +32,4%; la crescita dei prezzi degli Energetici regolamentati è stabile a +64,3%), dei Beni alimentari (da +6,1% a +7,1%), soprattutto dei Beni alimentari lavorati (da +5,0% a +6,8%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,4% a +4,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,1% a +6,0%).
Inflazione record in Europa
A maggio inoltre il tasso medio d'inflazione nei Paesi dell'Eurozona è arrivato a toccare l'8,1%, un livello mai raggiunto da quando è stata creata l'Unione monetaria. Questa la stima flash fornita oggi da Eurostat. Ad alimentare la crescita dell'inflazione, osserva l'istituto europeo di statistica, è stata soprattutto la dinanica dei prezzi dell'energia. Ad aprile il tasso d'inflazione nell'Eurozona si era attestato al 7,4%.
Istat rivede al rialzo stime Pil: +0,1% nel primo trimestre
Nel primo trimestre del 2022 il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e del 6,2% nei confronti del primo trimestre del 2021. Lo rende noto l'Istat nella statistica sui Conti economici trimestrali, spiegando che "si tratta di stime al rialzo rispetto alla stima preliminare dello scorso 29 aprile, quando il rilascio mostrava una diminuzione congiunturale dello 0,2% e un aumento tendenziale del 5,8%".
+2,6% crescita acquisita per il 2022
La crescita acquisita per il 2022, ovvero quella che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno, è pari al 2,6%. L'ultimo dato diffuso dall'Istat il 29 aprile, sulla base della stima preliminare del Pil, fissava la crescita acquisita per l'anno al +2,2%.
Spesa famiglie nel primo trimestre -0,9%
Per quanto riguarda invece la spesa delle famiglie, nel primo trimestre dell'anno, ha registrato una diminuzione in termini congiunturali dello 0,9%. In particolare gli acquisti di beni durevoli sono cresciuti del 2,7% e quelli dei beni semidurevoli del 2,4%. Per contro, i consumi in beni non durevoli sono diminuiti dell'1% e quelli di servizi del 2%.