Lavoro, Eurostat: nel 2021 in Italia record di disoccupati che non cercano un impiego

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L'anno scorso il tasso era all’11,8%, contro il 4,1% dell’eurozona e il 3,7% dell’intera Ue. Il nostro Paese è al secondo posto, dopo la Spagna, per domanda insoddisfatta di occupazione con una quota del 22,8%. L'ufficio di statistica dell'Unione stima che a marzo la produzione industriale destagionalizzata sia diminuita dell'1,8% nell'area dell'euro e dell'1,2% nell'Ue rispetto al febbraio 2022

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Nel 2021 in Italia il tasso di persone disponibili a lavorare ma che non cercano un impiego si è attestato all’11,8%, contro il 4,1% dell’eurozona e il 3,7% dell’intera Ue. Lo riporta Eurostat, l'ufficio di statistica dell'Unione europea, che rileva come il dato sia fra i livelli più alti tra i 34 Paesi europei considerati.

Italia seconda in Ue per domanda insoddisfatta di occupazione

Consultando l'aggiornamento Eurostat sulla domanda insoddisfatta di occupazione nel 2021 - al 14% nell'Ue (14,9% nel 2020) - emerge che l'Italia è al secondo posto nell'Unione, con una quota del 22,8% di domanda insoddisfatta di occupazione, alle spalle della Spagna (24,1%) e seguita a stretto giro dalla Grecia.

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Produzione industriale in calo, a marzo -1,8%

Eurostat ha anche stimato che a marzo la produzione industriale destagionalizzata sia diminuita dell'1,8% nell'area dell'euro e dell'1,2% nell'Ue rispetto al febbraio 2022. Rispetto a marzo 2021 segna un calo dello 0,8% nei Paesi dell'eurozona, e sale dello 0,7% nell'Ue. Invariato il dato dell'Italia rispetto a febbraio. Tra gli altri Stati membri, cali maggiori per Slovacchia (-5,3%), Germania (-5,0%) e Lussemburgo (-3,9%). Aumenti più elevati in Lituania (+11,3%), Estonia (+5,1%), Bulgaria e Grecia (+5,0%).

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Secondo l'ufficio di statistica europeo, migliora ancora il dato della mortalità in eccesso nell'Ue, che a marzo si è ridotta al +6%, dopo il +7% segnato sia a febbraio che a gennaio e soprattutto dopo i picchi di dicembre (+23%) e novembre (+26%). L'eccesso di mortalità si riferisce al numero di decessi per tutte le cause misurate durante una crisi, al di sopra di quanto osservato in condizioni normali, un indicatore che ha visto picchi coincidenti in gran parte con l'epidemia Covid-19.

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