
Fondo Impresa Femminile: ecco quando fare domanda e chi può presentarla
Sono stati stabiliti i termini e le modalità per usufruire degli incentivi messi a disposizione nell'ambito di un fondo del ministero dello Sviluppo economico, rafforzato coi fondi del Pnrr. Sarà possibile fare richiesta a partire da maggio

A partire da maggio potranno essere presentate le domande per richiedere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per l’avvio e lo sviluppo di attività imprenditoriali femminili in vari settori, da quello della trasformazione dei prodotti agricoli alla fornitura dei servizi
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I fondi sono elargiti grazie a uno specifico Fondo del Ministero dello Svilluppo economico, il Fondo Impresa Femminile, che ha una dotazione di 200 milioni di euro. 40 di questi erano già stati stanziati con la legge di bilancio 2021. Le altre risorse sono arrivate nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza e, con un decreto del 30 marzo, sono stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande
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Come si legge sul sito del Ministero, gli incentivi sono pensati per imprese femminili intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome, di qualsiasi dimensione e con sede legale e/o operativa situata sul territorio nazionale. I fondi per cui si può fare domanda sono di due tipi: una parte è destinata alla nascita, l’altra allo sviluppo e al consolidamento delle imprese femminili
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I primi incentivi sono destinati alle imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e alle lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Possono presentare domanda, inoltre, le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile
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Gli “incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili” sono invece pensati per le imprese femminili costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e per le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione
La pagina del Ministero sul Fondo impresa femminile
Chi rientra nella prima categoria, può compilare la domanda a partire dal 5 maggio 2022 e presentarla dalle ore 10 del 19 maggio 2022. Chi invece fa domanda per gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili” potrà attivarsi a partire dalle dalle ore 10 del 24 maggio 2022 e presentare poi l’istanza a partire dalle ore 10 del 7 giugno 2022. In entrambi i casi bisognerà collegarsi al sito di Invitalia e seguire un’apposita procedura
Il decreto con le modalità per la presentazione delle domande
Nel sito del Ministero si legge che le agevolazioni saranno concesse sotto determinate condizioni e a fronte di programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio e turismo, nonché nella fornitura dei servizi. In qualsiasi caso, il finanziamento avrà una durata massima di 8 anni, sarà a tasso zero e non sarà assistito da forme di garanzia.

Più nel dettaglio, gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili saranno erogati "sotto forma di contributo a fondo perduto per un importo massimo pari all’80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50mila euro per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100mila euro. L’agevolazione sarà invece pari al 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100mila euro e fino a euro 250mila"

Per gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato. Più nel dettaglio, si specifica, “per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato”

Invece, “per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto”

Nel focus del Ministero si legge che costituiscono spese ammissibili quelle relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, servizi cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale, personale dipendente ed esigenze di capitale circolante, alle condizioni e nei limiti stabiliti dal decreto interministeriale

“Attiviamo uno strumento molto atteso sul quale abbiamo puntato fortemente per incentivare e valorizzare le capacità creative e innovative delle donne”, ha detto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti (in foto). “Non si tratta soltanto di una misura finanziaria ma di una vera riforma per promuovere e diffondere la cultura dell’imprenditorialità femminile”