Costo della vita, quanto è aumentato in Italia negli ultimi 20 anni: i dati
I prezzi sono raddoppiati, ma non gli stipendi. Lo rivela un’indagine dell’associazione dei consumatori Consumerismo No Profit e del Centro Ricerca e Studi di "Alma Laboris Business School”. Messi a confronto 100 elementi tra beni e servizi, dal 2001 a oggi

I prezzi sono raddoppiati, gli stipendi non salgono alla stessa velocità. Per questo motivo le famiglie arrancano. Questo è il quadro che emerge da un’indagine condotta dall'associazione dei consumatori Consumerismo No Profit e dal Centro Ricerca e Studi di "Alma Laboris Business School", società specializzata in Master e Corsi di Alta Formazione e specializzazione per professionisti
GUARDA IL VIDEO: Caro bollette, nei condomini previsti aumenti fino al 70%Lo studio ha messo a confronto i prezzi di un paniere di 100 elementi tra beni e servizi, analizzando le differenze esistenti tra i listini al dettaglio in vigore ai tempi della lira e quelli odierni
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I costi di beni e servizi hanno subito una costante crescita negli ultimi anni, al punto che i listini di alcuni prodotti sono addirittura triplicati rispetto al 2001, quando in Italia era ancora in vigore la lira. Si scopre così che i prezzi di alcuni beni sono addirittura triplicati negli ultimi 20 anni
Sanzioni della Russia all'Europa, le ripercussioni sui prezzi di pane e pastaPer esempio il cono gelato è passato da un costo di 1.500 lire (circa 0,77 euro) nel 2001, a una media di 2,50 euro (+224,7%) nelle gelaterie. Una semplice penna a sfera ha subito un incremento del +207,7%, passando dalle vecchie 500 lire (0,26 euro) a 0,80 euro

Ancora più caro mangiare fuori: la classica margherita consumata in pizzeria ha subito un rincaro del +93,5%, il supplì è aumentato quasi del 124%, e il tramezzino al bar addirittura del +198,7%

La colazione al bar (cappuccino e cornetto) costa il 93,3% in più, mentre la pausa caffè è più salata del 55,2%. Negli ultimi giorni, poi, i listini dei pubblici esercizi stanno subendo ulteriori ritocchi al rialzo a causa del caro-bollette

Col passaggio alla moneta unica sono cambiate anche le abitudini degli italiani: se nel 2001 la mancia minima al ristorante era pari a 1.000 lire a persona, oggi in media si lasciano 2 euro sul tavolo (+284,6%)

Brutte notizie anche sul fronte dei trasporti: oltra alla benzina, i cui listini alla pompa sono più che raddoppiati rispetto al 2001, oggi costa di più prendere l'autobus, con il biglietto che, per esempio a Milano, è passato da 1.500 lire (0,77 euro) agli attuali 2 euro (+159,7%)

Anche comprare un’auto è diventato più esoso: per una utilitaria bastavano 10.300 euro nel 2001, oggi la spesa (senza incentivi e rottamazione) si aggira attorno ai 16.150 euro per una piccola utilitaria di media categoria

Migliore la situazione per i prodotti per l'igiene e la cura personale: per shampoo, deodoranti, schiuma da barba, pannolini, carta igienica, spazzolini da denti, bagnoschiuma, i rincari sono al di sotto del +50%. Mentre si spende di più per riempire la dispensa di casa: tra i prodotti alimentari, quelli che hanno subito gli incrementi di prezzo più elevati sono i biscotti (+159%), la passata di pomodoro (+148%), il cacao (+143%), il sale (+134%), l'olio d'oliva (+114%), le uova (+103%)

"Oltre ai prezzi, rispetto ai tempi della lira sono cambiati anche gli stipendi percepiti dagli italiani, che salgono rispetto al passato, ma ad una velocità inferiore - ha affermato l'amministratore di Alma Laboris Business School, Dario Numeroso - Se nel 2001 la retribuzione media lorda di un lavoratore era di circa 19.500 euro annui, oggi si aggira attorno ai 29.300 euro, con una crescita del +50,2% in 20 anni"