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Bonus edilizi, crediti cedibili fino a tre volte

Economia

Simone Spina

Il governo cambia di nuovo: il diritto al rimborso statale si potrà passare di mano fino a tre volte e non più una sola come era stato di recente stabilito per arginare le frodi. Norme più severe per chi certifica il falso. In arrivo aiuti al settore dell'Auto e per la produzione nazionale di microchip

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Arriva l’atteso cambio di rotta sui bonus edilizi. Dopo la stretta per contrastare le frodi (ne sono state denunciate in questo settore per oltre 4 miliardi), il governo corregge il tiro per scongiurare il blocco dei cantieri. L'intervento riguarda il credito fiscale, che potrà essere ceduto al massimo tre volte e non più una come stabilito poche settimane fa.

Più severità contro le truffe

La novità coinvolge gli sconti per ristrutturare la casa, così come quello per le facciate e il superbonus al 110 per cento. In questi casi, il proprietario o il condominio, per non pagare tutte le spese, può dare il diritto al rimborso statale all’impresa. Questa (per avere subito soldi freschi) potrà girare il credito alla banca, che ora, a sua volta, potrà venderlo, ma solo a  istituti di credito, assicurazioni o intermediari finanziari. I passaggi di mano non potranno essere infiniti, ma – come detto – fino a tre. Inoltre, il credito sarà più facilmente tracciabile e sono previste multe salate (fino a 100mila euro) e il carcere (da due a cinque anni) per il tecnico che certifica spese fittizie o gonfiate. Per garantire più sicurezza nei cantieri, poi, si stabilisce che i bonus saranno dati solo alle ditte che applicano contratti collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni più rappresentative.

Crisi Auto, arrivano gli aiuti

Novità anche nel settore Auto. Sarà stanziato un miliardo all’anno per otto anni per sostenere chi fabbrica macchine e componentistica nel processo di transizione ecologica. Entro il 2035 non potranno essere più vendute auto a benzina o diesel e si teme una crisi con decine di migliaia di posti di lavoro in fumo. Promessi anche nuovi incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici e ibridi. Fondi fino al 2030, infine, per aumentare la produzione in Italia di microchip: l’obiettivo è ridurre la dipendenza dall’Estremo Oriente e la difficoltà negli approvvigionamenti.