Secondo l’associazione dei consumatori ogni singolo lavoratore godrebbe con lo smart working di un risparmio annuale compreso tra i 2.845 euro e i 5.115 euro. Ma non solo. Tra i guadagni per i lavoratori anche 7 giorni all’anno derivanti dal minor tempo perso negli spostamenti casa-lavoro
Il Codacons si schiera a favore dello smart working (cosa cambia dal 31 marzo). E lo fa presentando delle stime su quanto ogni lavoratore risparmierebbe lavorando da casa (i pro e i contro). Secondo l’associazione dei consumatori, infatti, ogni singolo lavoratore godrebbe con lo smart working di un risparmio annuale compreso tra i 2.845 euro e i 5.115 euro. Ma non solo. Tra i guadagni per i lavoratori anche 7 giorni all’anno derivanti dal minor tempo perso negli spostamenti casa-lavoro. Mentre per le aziende il Codacons parla di un risparmio del 30% in spese vive (le parole di Brunetta sullo smart working).
L’impatto del caro-bollette sulle scelte delle aziende
“Se inizialmente era stata la pandemia a rivoluzionare il modo di lavorare introducendo in Italia lo strumento dello smartworking, ora è il caro-bollette a modificare le scelte di un numero crescente di aziende – spiega il Codacons – La necessità di tagliare le spese di luce e gas, sempre più alte e insostenibili, incentiva le imprese a far lavorare da casa i propri dipendenti, politica che a fine anno consente risparmi medi sulle spese vive (affitti, utenze, manutenzione, riscaldamento, telefonia, ecc.) fino al -30% ad azienda e addirittura fino a 10mila euro a dipendente spostato in remoto".