
Nuova Irpef 2022, cambiano le tasse: chi risparmia e quanto
Diverse novità fiscali accompagnano il nuovo anno. Tra queste, la rimodulazione delle aliquote Irpef, che da cinque passano a quattro. Secondo i calcoli effettuati da Altroconsumo saranno soprattutto le fasce di reddito intermedie a beneficiare maggiormente delle nuove norme, con un risparmio massimo previsto di 945 euro per i redditi fino a 40mila euro e uno minimo di 71 euro per chi guadagna fino a 25mila euro

Il 2022 si apre con diverse novità fiscali. Tra queste, la rimodulazione delle aliquote Irpef. Con sette miliardi di euro stanziati nell’ultima manovra, il governo ha previsto il passaggio da cinque a quattro scaglioni per l’imposta sul reddito delle persone fisiche
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La Legge di Bilancio ha cancellato l’aliquota al 41%. In futuro, sui redditi fino a 15mila euro verrà applicata un’aliquota al 15%, su quelli compresi tra i 15 e i 28mila euro il prelievo sarà del 25% e su quelli da 28mila a 50mila del 35%. Tutti i redditi più alti verranno tassati al 43%
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Chi avrà beneficio dalle nuove norme? Secondo i calcoli effettuati da Altroconsumo saranno soprattutto le fasce di reddito intermedie, sia per quanto riguarda i lavoratori dipendenti che gli italiani in pensione
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Per quanto riguarda i lavoratori, l’associazione a tutela dei consumatori stima che chi ha un reddito non superiore ai 40mila euro annui riuscirà a risparmiare in 12 mesi 945 euro in più rispetto a quanto metteva da parte con la vecchia Irpef. Il risparmio più contenuto, pari a 71 euro, sarà invece quello di chi guadagna fino a 25mila euro
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Guardando ai pensionati, si va dal risparmio massimo di 758 euro per chi riceve fino a 50mila euro a quello minimo, di 120 euro, per le pensioni fino a 25mila euro
Verso nuovo deficit per caro-bollette e aiuti CovidAlla fine dello scorso anno, l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) stimava “una riduzione del prelievo di circa 264 euro medi pro capite (circa l’uno per cento del reddito disponibile) per 27,8 milioni di contribuenti, pari a circa due terzi del totale”

Leggermente diverse, rispetto a quelle di Altroconsumo, le previsioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio riguardo alla fascia di contribuenti che verrà maggiormente avvantaggiata dalla riforma Irpef

Secondo l'Ufficio, "la riduzione di imposta in valore assoluto è maggiore nelle classi di reddito medio-alte, con un beneficio medio di circa 765 euro per i contribuenti con reddito imponibile tra i 42mila e i 54mila euro, fascia maggiormente interessata dalla operazione di regolarizzazione delle aliquote marginali per i lavoratori dipendenti e che consegue anche il beneficio massimo in termini relativi (2 per cento)"

Per quanto riguarda il profilo dei beneficiari, rileva l’Upb, la riforma avvantaggerà maggiormente i dipendenti, a cui andranno 4 miliardi di euro di risorse, pari al 55% del totale. Ci sono poi i pensionati, che beneficeranno di 2,9 miliardi di euro

Non verranno avvantaggiate, sempre secondo l’Upb, "le famiglie in condizione economica meno favorevole che sono già sostanzialmente escluse dall’ambito di applicazione dell’Irpef a causa dell’elevato livello dei redditi minimi imponibili”

Sempre nell’ambito della riforma delle aliquote Irpef, maggior peso viene dato alle detrazioni fiscali. Sul punto, è necessario distinguere tra diverse fasce di reddito. L’ex Bonus Renzi, dall’importo di 100 euro al mese, continuerà a essere riconosciuto ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 15mila euro. A specifiche condizioni, resterà anche nelle buste paga dei titolari di reddito annuo non superiore a 28mila euro

Per i redditi compresi tra i 15 e i 28mila euro il Bonus può non spettare, oppure essere ridotto, se altre detrazioni (familiari a carico, lavoro dipendente, mutuo prima casa e lavori edilizi) superano l’imposta lorda dovuta

Per gli altri lavoratori dipendenti il Bonus sarà sostituito dalle nuove, e più alte, detrazioni fiscali riconosciute sul reddito da lavoro. L’importo massimo sarà di 3.100 euro, a cui si aggiungono 65 euro per i contribuenti con redditi tra i 25mila e i 35mila euro. Gli sgravi fiscali si applicano solo ai redditi che non superano i 50mila euro