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Rincari bollette, Draghi: pronti ad aggiungere altre risorse

Economia

Simone Spina

Se i prezzi di luce e gas continueranno a salire il governo potrebbe stanziare altre risorse per tamponare gli aumenti. Per i primi mesi dell'anno prossimo ci sono 3,8 miliardi: saranno utilizzati per azzerare alcuni balzelli che pesano sulle fatture, aiutare le famiglie in difficoltà e le piccole imprese

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Per frenare il caro-bollette il governo è pronto a metterci altri soldi. La promessa di Mario Draghi è legata a quanto continueranno a correre i prezzi di luce e gas. Nessuno al momento è in grado di sapere con certezza quando si raffredderanno, anche se in molti sperano che nella seconda metà dell’anno prossimo inizieranno a scendere.

Dipende principalmente dalla forte domanda di materie prime, soprattutto dal costo del metano, che continua a salire trainato dalla ripresa economica e dalle tensioni internazionali sulle forniture. Gas che serve non solo per riscaldare ma anche per produrre energia elettrica e da qui, a cascata, il salasso su famiglie e imprese iniziato l’estate scorsa.

Da giugno il governo è intervenuto per alleggerire gli aumenti con un fiume di denari: più di 4 miliardi per il 2021 e altri 3,8 per il primo trimestre del 2022. Il presidente del Consiglio ha spiegato come sarà utilizzato quest’ultimo stanziamento, con l’obiettivo di proteggere chi è in maggiori difficoltà economiche.

Per le famiglie e le imprese più piccole (come artigiani e negozianti) saranno azzerati i cosiddetti oneri generali di sistema dell’elettricità, una serie di voci che pesano sulla fattura, ma non legate direttamente ai consumi. Nei mesi scorsi erano state ridotte al lumicino, ma in passato valevano più del 10 per cento della spesa per la luce. Annullare questo balzello costerebbe circa 1,8 miliardi.

Della parte restante dei 3,8 miliardi, 500 milioni sarà impiegata per cancellare gli analoghi oneri sul gas, altri 600 per tagliare l’Iva sul metano (passerà dal 10 al 5 per cento per tutte le utenze) e, infine, 900 milioni andranno in soccorso delle famiglie più disagiate, quelle con un indicatore Isee fino a 8.264 euro.

Potrebbero esserci anche agevolazioni per le aziende, con pagamenti delle bollette a rate per tamponare l’impatto degli aumenti. Che, nonostante i soldi pubblici, comunque da gennaio ci saranno.