
Covid, Confesercenti: uno "tsunami" per i consumi. Ecco le regioni dove sono calati di più
L’associazione ha calcolato l’impatto della pandemia sulle tasche delle famiglie italiane. L’impatto maggiore si registra in Toscana, seguita da Molise, Piemonte e Basilicata mentre la Sicilia sembra essere stata colpita meno. La presidente nazionale: “Intervenire con la riforma del fisco per sbloccare le risorse”

Da quando è iniziata la pandemia, ogni famiglia ha speso per i propri consumi quasi quattromila euro in meno. Lo stima la Confesercenti, assimilando gli effetti del Covid a quelli di "uno tsunami"
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In base alle stime dell’associazione che raduna le imprese del commercio, del turismo e dei servizi, dell'artigianato e della piccola industria, la riduzione media dei consumi rispetto ai livelli pre-crisi è stata di 2.653 euro nel 2020 e di 1.298 euro nel 2021, per un totale di 3.951 euro
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Questo calo è frutto di diversi fattori. Uno su tutti la chiusura delle attività e l'imposizione delle restrizioni sia durante il lockdown che nei periodi successivi. Ma le famiglie hanno ridotto i proprio consumi anche a causa dell’aumento dell’inflazione, della riduzione del reddito e, più in generale, del clima di incertezza che induce al risparmio
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I quattromila euro persi per nucleo familiare sono una media. Ci sono regioni dove la riduzione dei consumi è stata persino maggiore
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L’impatto più forte, riporta l'associazione, sembra esserci stato in Toscana "con una perdita reale di 9.119 euro di spesa per nucleo familiare"
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La riduzione dei consumi è stata consistente anche in Molise (-5.903 euro a famiglia), in Piemonte (-5.724 euro) e Basilicata (-5.491 euro)

Perdite superiori ai 5mila euro per nucleo familiare si rilevano anche in Sardegna (-5.305 euro), Veneto (-5.117 euro) e Valle D’Aosta (-5.014). Leggermente meglio è andata in Lombardia (-4.969 euro per nucleo) e Trentino Alto-Adige (-4.620 euro)

Un calo superiore ai tremila euro ma sotto la media si registra in Puglia (-3.951 euro), Emilia-Romagna (-3.776 euro), Marche (-3.413 euro) e Umbria (-3.338 euro)

Più lieve l’impatto della pandemia sui consumi in Calabria (-2.796 euro a famiglia), Liguria (-2.676 euro), Campania (-2.626 euro) e Friuli-Venezia Giulia (-2.554 euro)

Le regioni che meno hanno risentito di questo "tsunami" sono state Lazio (-1.568 euro a famiglia), Abruzzo (-1.402 euro) e Sicilia (-1.025)

“La pandemia ha avuto un impatto devastante sui consumi delle famiglie: è come se le famiglie avessero perso due-tre mesi di entrate”, commenta Patrizia De Luise, presidente nazionale Confesercenti. "Bisogna intervenire per accelerare il recupero, perché dai consumi interni dipende circa il 60% del nostro Pil”. E ancora: “La via maestra è quella fiscale: la riforma del fisco, che inizierà proprio con la manovra di quest’anno, deve liberare il più possibile le risorse delle famiglie”