
Taglio Irpef e Bonus contributi: ecco a chi conviene di più
Il governo Draghi sta valutando una nuova misura che prevede la decontribuzione per le fasce di reddito sotto i 35mila euro. E ci sono novità anche per i pensionati, con l’innalzamento della soglia della no tax area

La partita sulla riforma fiscale che sta giocando il governo Draghi non è ancora chiusa. Ancora al vaglio dei tecnici è lo studio dei contributi che andrebbero a sostegno soprattutto dei redditi medio-bassi
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In materia di Irpef e della rimodulazione delle sue aliquote, il numero degli scaglioni passano da 5 a 4 ed è prevista la cancellazione del prelievo al 41%. Previsto inoltre il taglio di due punti dell'aliquota del 27% e di 3 per quella del 38%. Con queste misure ne gioveranno in particolare quanti hanno un reddito tra i 35mila e i 50mila euro annui. La nuova misura relativa allo sconto sui contributi potrebbe essere interessante per i redditi più bassi. Se non dovesse essere introdotta, stando le cose come sono ora, godrebbero di risparmi esigui
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Per lo sconto sui contributi 2022 Draghi e il suo governo stanno valutando lo stanziamento di 1,5 miliardi in modo da alleggerire le buste paga dei redditi inferiori a 35mila euro dal peso della contribuzione. Questa misura non sarebbe però strutturale, ma “una tantum” e valida solo per il 2022. I dettagli sono ancora però tutti in fase di definizione
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Secondo le simulazioni proposte dal Sole 24 Ore il risparmio potrebbe essere di 13 euro mensili per chi ha un imponibile di 25mila euro e di 16 euro netti sui redditi di 35mila euro

Sempre secondo le simulazioni fatte dallo studio De Fusco Labour & Legal, il guadagno netto annuo supera i 400 euro per le retribuzioni tra i 17mila e i 17.500 euro lordi. Poi scende in modo graduale fino a 301 euro per chi prende 23mila euro lordi, passa a 245 euro per le retribuzioni annue di 26mila, a 189 per quelle di 29mila e a 150 per quelle di 32mila. Poi riprende lentamente la risalita

Sempre secondo lo studio, il risparmio complessivo tra Irpef e contributi porterà a un aumento del netto annuo di circa 200 euro per le retribuzioni lorde di 35mila euro e a poco più di 250 euro per quelle di 38mila. Il taglio dell’Irpef e l’aumento delle detrazioni si azzerano oltre i 50mila euro di reddito

I lavoratori dipendenti con reddito tra i 40 e i 45mila euro avrebbero una imposta più leggera di 844 euro all’anno, che dovrebbero diventare 740 euro nella fascia 45-50mila, 701 in quella tra i 50 e i 55mila, 658 tra i 55 e 60mila. 559 euro di Irpef in meno spetterebbero ai redditi tra 60 e 65mila euro, 427 a quelli tra 65 e 70mila euro, e 283 euro ai redditi intorno ai 75mila

Novità in vista anche per i pensionati: la no tax area potrebbe essere portata fino a 8.500 euro garantendo un risparmio sulle tasse della pensione

La soglia per i lavoratori dipendenti non dovrebbe invece essere toccata, rimanendo dunque a 8.174 euro

Per i lavoratori autonomi la nuova no tax area sarebbe pari a 5.550 euro (700 euro in più)

Per quanto riguarda l’Irpef, le nuove aliquote sarebbero del 23% per i redditi fino a 15mila euro, del 25% per quelli fino a 28mila euro, del 35% fino a 50mila euro e del 43% oltre i 50mila euro

Ma quando si vedranno i primi benefici degli interventi statali in materia di Irpef e bonus sui contributi? La busta paga “della verità” sarò quella di marzo 2022. In quell’occasione si vedrà quanto lo stipendio sia stato tassato. Secondo le prime indiscrezioni, la busta paga di marzo 2022 dovrebbe contenere un conguaglio per coprire gli effetti della nuova Irpef dei mesi di gennaio e febbraio 2022