
Settimana lavorativa corta: ecco in quali Paesi è già stata sperimentata
Lavorare meno, lavorare meglio: è questa l’idea dietro alla sperimentazione di aziende in giro per il mondo. I risultati sono incoraggianti. In Italia piace soprattutto a Beppe Grillo

A partire dal primo gennaio gli Emirati Arabi Uniti ridurranno la settimana lavorativa: si passerà da cinque giorni a quattro e mezzo. Secondo Wam, l’agenzia di stampa ufficiale, si tratta del primo Paese al mondo a fare una scelta del genere
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Al momento ad Abu Dhabi si lavora dalla domenica al giovedì. Con l’anno nuovo, ci si allineerà agli standard internazionali, cominciando il lunedì e finendo il venerdì - giorno tradizionalmente festivo negli Stati arabi. I dipendenti delle istituzioni governative federali potranno però uscire dall’ufficio alle 12, tre ore e mezzo prima rispetto agli altri giorni
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La decisione di spostare e soprattutto ridurre la settimana lavorativa è stata presa dopo che appositi studi ne hanno dimostrato i benefici e “fa parte dell'impegno del governo degli Emirati per migliorare l'equilibrio tra il lavoro e la vita personale, oltre che per migliorare la competitività economica'', riporta l’agenzia di stampa ufficiale Wam
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La settimana lavorativa corta è da tempo oggetto di un acceso dibattito ed è già stata sperimentata in altri Paesi del mondo. Uno di questi è l’Islanda dove il test è stato definito un “enorme successo”
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La prova si è svolta per periodi alterni tra il 2015 e il 2019 e ha coinvolto circa 2500 lavoratori, che sono passati a lavorare da una media di 40 ore a settimana a 35, senza nessuna variazione nella busta paga. In base ai risultati dello studio, non ci sono stati effetti negativi sulla produttività, che in alcuni casi è addirittura cresciuta, è diminuito lo stress e in molti casi si è riusciti a coinciliare meglio lavoro e vita privata
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Una settimana lavorativa più corta è stata sperimentata anche in Giappone, dalla Microsoft, nel 2019. La multinazionale non si è però limitata a ridurre l’orario: ha fatto delle modifiche anche alla programmazione, decidendo per esempio di ridurre il numero delle riunioni. I risultati sono stati molto positivi: la produttività è aumentata del 40%

Tra le compagnie che hanno deciso di testare la settimana corta ci sono anche Buffer, che ha iniziato la sperimentazione nel 2020, Desigual, e Unilever, che la sta portando avanti su 81 dipendenti in Nuova Zelanda. L’anno prossimo all’elenco, che è in continuo aggiornamento, si aggiungerà anche Kickstarter

L’idea della settimana lavorativa più corta sembra piacere soprattutto ai giovani che presterebbero più attenzione all’equilibrio lavoro-vita privata rispetto alle generazioni più adulte. Secondo un sondaggio condotto da Jefferies su un campione di americani di età compresa tra i 22 e i 35 anni che si erano licenziati, il 32% sarebbe rimasto se gli fosse stata offerta la possibilità di lavorare quattro giorni anziché cinque

La settimana lavorativa corta torna periodicamente anche nel dibattito italiano, soprattutto su spinta del leader del M5S Beppe Grillo. Nel suo blog, ci sono molti interventi dedicati al tema. Uno degli ultimi articoli risale a giugno 2021