
Bonus Inps di 4.000 euro per la frequenza di Istituti Tecnici superiori: cosa sapere
L’Inps ha indetto un concorso per i figli dei dipendenti della pubblica amministrazione e dei pensionati utenti della Gestione dipendenti pubblici. In palio ci sono 100 borse di studio per studenti fuorisede. Le domande potranno essere presentate dall’anno prossimo

Nel 2022 alcune famiglie potranno avvalersi di contributo del valore di 4.000 euro per la frequenza di Istituti Tecnici superiori dei propri figli, nel caso in cui siano fuori sede. Il tutto sarà possibile grazie a un nuovo concorso indetto dall’Inps. In tutto, sono in palio 100 borse di studio
GUARDA IL VIDEO: Lavoro, Its a Sesto san Giovanni per formare meccatronici
Come si legge nel bando, il bonus è destinato ai figli dei dipendenti della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, e dei pensionati utenti della Gestione dipendenti pubblici
Il Bando Inps per il Bonus ITS
Le famiglie possono accedere al contributo se i figli hanno conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore nell’anno scolastico 2018/2019, 2019/2020 o 2020/2021 o il diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, e se sono in regola con la frequenza minima obbligatoria dell’ITS, nel caso in cui abbiano già iniziato
Lavoro: ecco i diplomi più richiesti nei prossimi 5 anni
I ragazzi devono inoltre essere fuori sede, ovvero studiare in un Comune diverso da quello di residenza, distante da quest'ultimo almeno 100 chilometri, e comunque in una provincia diversa. Infine, non devono "fruire per il medesimo anno formativo 2021/2022, di altre provvidenze analoghe erogate dall’Istituto, dallo Stato o da altre istituzioni pubbliche e private, in Italia o all’estero di valore superiore al 50% dell'importo della borsa messa a concorso"
Bonus bollette: servono 2,4 miliardi di euro per il 2022
Sarà possibile presentare la domanda dalle ore 12.00 del 25 gennaio 2022 alle 12.00 del 22 febbraio 2022 in via telematica, seguendo le modalità indicate nel bando e usando uno dei sistemi di autenticazione (SPID, CIE, CNS). In caso di difficoltà, sarà possibile usufruire del Contact Center. Il numero è indicato nel bando
Rivoluzione anagrafe: basterà lo Spid per scaricare i certificati
Chi potrà farla? Il genitore del ragazzo; il coniuge del titolare, nei casi in cui quest’ultimo risulta deceduto o privo di diritto alla pensione di reversibilità del coniuge; il soggetto tutore del figlio oppure dell’orfano del titolare del diritto; l’eventuale beneficiario del bonus Inps se maggiorenne alla data in cui intende presentare domanda

Nella domanda bisognerà, tra l’altro, specificare la votazione conseguita dal ragazzo alle scuole superiori o equivalenti, e il codice IBAN. Va bene quello del conto corrente postale, bancario o della carta prepagata. Non sono validi Iban di libretti postali

Se la procedura è andata a buon fine, l’Inps invierà un’email di conferma all’indirizzo indicato durante la compilazione. Sarà possibile controllare i dati inseriti all’interno dell’area riservata e correggere eventuali errori. In questo caso, sarà però necessario inviare una nuova domanda entro il termine di scadenza

La graduatoria finale verrà pubblicata entro il 23/03/2022 e sarà effettuata sommando il punteggio del merito scolastico e quello corrispondente alla classe di Indicatore ISEE 2022. Nel bando viene specificato che “a parità di punteggio complessivo, verrà data priorità al valore ISEE assoluto inferiore. In caso di persistente parità sarà preferito lo studente di età anagrafica maggiore”

Viene inoltre riconosciuto un diritto di precedenza ai “ragazzi orfani, loro equiparati e portatori di handicap ai sensi dell’art. 3, commi 1 e 3 della legge n. 104/92, ovvero invalidi civile al 100% se maggiorenni, con o senza diritto all’indennità di accompagnamento o in possesso di certificazione di cecità assoluta o di sordità anche in assenza di presentazione della DSU finalizzata al rilascio del valore ISEE minorenni o ISEE ordinario 2022”

Entro il 31 maggio 2022 l’Istituto disporrà un acconto pari al 50% dell’importo del contributo. La restante parte verrà saldata a seguito della verifica delle dichiarazioni rilasciate. Nel caso in cui dovessero essere riscontrate irregolarità, l’Istituto procederà alla revoca del beneficio