Titoli ceduti in parte per pagare le tasse sulle stock options. Dopo aver interpellato gli utenti sui social il valore del titolo della società di auto elettriche ha avuto forti perdite a Wall Street e l'uomo più ricco del mondo avrebbe perso circa 50 miliardi di dollari
Dopo aver lanciato un sondaggio su Twitter, Elon Musk ha venduto tra lunedì e mercoledì, circa 4,5 milioni di azioni di Tesla per un valore di quasi 5 miliardi di dollari. Lunedì, l’uomo più ricco del mondo ha ceduto oltre 930mila titoli per circa 1,1 miliardi di dollari, per pagare le tasse sulle stock options esercitate quel giorno. Martedì e mercoledì, il Ceo della società che produce auto elettriche ha effettuato le vendite rimanenti, circa 3,6 milioni di azioni per un ammontare che si aggira attorno ai 4 miliardi di dollari.
Parte delle cessioni legate alle tasse sulle azioni
Le 4,5 milioni di azioni cedute, secondo quanto riporta la Reuters, equivalgono a circa il 3% delle partecipazioni totali di Musk in Tesla. Nei documenti che descrivono queste ultime cessioni non si fa riferimento al sondaggio che il magnate ha lanciato su Twitter nel fine settimana sull’opportunità di cedere il 10% delle sue azioni in Tesla. In riferimento alla cessione degli oltre 930mila titoli, Il Sole 24 Ore spiega che “le opzioni che Musk ha esercitato provengono da un grande premio che ha ricevuto nel 2012. Avrebbe dovuto esercitarle prima di agosto del prossimo anno o sarebbero scadute. Le tasse su queste transazioni sono di solito coperte dalla cessione immediata di alcune delle nuove azioni acquisite”.
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Le perdite di Tesla dopo il sondaggio su Twitter
Dopo il sondaggio lanciato su Twitter, lunedì il valore del titolo Tesla è sceso di circa il 4,84%, martedì aveva perso ancora quasi il 12%, per poi rimbalzare mercoledì, guadagnando il 4,34%. Musk avrebbe dunque venduto a un prezzo decisamente inferiore rispetto a quello che avrebbe ottenuto prima del sondaggio lanciato su Twitter. Un'iniziativa che sarebbe costata circa 50 miliardi di dollari al Ceo di Tesla e che ha aperto un dibattito tra gli addetti ai lavori: uno scivolone dell'uomo più ricco del pianeta o l'ennesimo colpo di genio?