Elon Musk ha perso 50 miliardi di dollari con un tweet. Ma resta il più ricco del mondo

Economia

Lorenzo Borga

Il sondaggio su Twitter è costato al patron di Tesla un sesto del suo patrimonio personale. È l'ennesimo caso che dimostra la volatilità delle ricchezze dei paperoni che detengono molte azioni quotate in borsa

Elon Musk ha perso 50 miliardi di dollari con un tweet. Tanto è costato il sondaggio pubblicato su Twitter dall'imprenditore nella giornata di sabato, in cui Musk chiedeva agli utenti se vendere o meno il 10% delle proprie azioni di Tesla (dopo 3,5 milioni di voti, ha vinto la vendita). Un sondaggio da 21 miliardi di dollari.

Tesla -16% a Wall Street

La mossa è stata poco apprezzata da Wall Street, visto che in due giorni il titolo Tesla ha perso il 16 per cento del suo valore, pari a 200 miliardi. Gli investitori, consapevoli della vendita imminente di Musk, si sono disfatti delle proprie azioni per anticipare il calo del prezzo. Infatti, come in qualsiasi mercato, più titoli vengono venduti, più il loro prezzo scende. D'altronde un amministratore delegato che cede azioni della propria stessa società non offre un'immagine di solidità e fiducia.

Tesla

La sospetta coincidenza che il fratello di Elon, Kimbal Musk, poco prima del sondaggio su Twitter abbia venduto a prezzo ancora pieno 109 milioni di dollari di azioni Tesla ha contribuito a far perdere fiducia nel titolo. Come ha fatto anche il report diffuso da Michael Burry, il trader reso famoso dal film "La grande scommessa" che accusa Musk di dover vendere i propri titoli per ripagare alcuni debiti personali.

Musk si "impoverisce"

Il tracollo a Wall Street ha intaccato, almeno per ora, anche il patrimonio personale di Elon Musk di 300 miliardi, che ne ha persi per strada 50 negli ultimi due giorni. Si tratta del secondo più grande calo di sempre dopo i 36 miliardi persi da Jeff Bezos in un solo giorno dopo il divorzio con la ex moglie MacKenzie Scott. Nonostante ciò, Musk rimane comunque - secondo Bloomberg - l'uomo più ricco del mondo per distacco.

Classifica

Questo è l'ennesimo caso che dimostra la volatilità dei patrimoni dei super-ricchi che scelgono di detenere buona parte delle proprie ricchezze in azioni quotate in borsa. Sempre secondo Bloomberg Musk ha in tasca 174 miliardi di azioni Tesla, che rappresentano la maggior parte della sua ricchezza. Per Bezos i titoli di Amazon rappresentano addirittura quasi il 90 per cento del proprio gruzzolo. Lo stesso guaio era accaduto anche a Mark Zuckerberg che a ottobre aveva perso circa 6 miliardi di dollari dopo il calo a Wall Street della sua Facebook bloccata da problemi tecnici.

Questione di tasse

Detenere ricchezza in borsa aiuta però a pagare meno tasse: fino a quando infatti questi titoli non vengono ceduti e si incassa un guadagno non si paga un euro di imposte. Ecco perché il presidente americano Joe Biden ha proposto di tassare le azioni mantenute in portafoglio e non vendute dei 600 uomini e donne più ricche del paese. Anche in vista di questa possibile novità Musk ha indetto il sondaggio su Twitter. In fondo, è tutta una questione di tasse.

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