
Legge 104, tutele per i lavoratori fragili e smart working fino al 31 dicembre
In questa categoria sono compresi i dipendenti pubblici e privati immunodepressi, oncologici o a rischio vita e le persone con disabilità grave ai sensi della legge 104. Per loro è stata estesa fino a fine anno la possibilità di lavorare da remoto o, se impossibilitati, l’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al ricovero ospedaliero. A precisarlo è l’Inps con un messaggio

Con la conversione in legge del decreto Covid del 24 settembre arriva una novità importante per i lavoratori fragili. Per loro sono state estese fino al 31 dicembre le tutele che prevedono il diritto allo smart working o, in assenza della possibilità di lavorare da remoto, all'equiparazione del periodo di assenza dal lavoro al ricovero ospedaliero
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In questa categoria sono compresi i dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione che attesti una condizione di rischio a causa di immunodepressione, patologie oncologiche o terapie salvavita. Tra i lavoratori fragili sono comprese anche le persone con disabilità grave ai sensi della legge 104
Covid, la paura del contagio isola gli anziani e frena il sostegno a famiglieA precisarlo è l’Inps con un messaggio di chiarimento delle norme contenute nella legge 133/2021 del 24 settembre
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Viene prorogato al 31 dicembre 2021 il periodo durante il quale i lavoratori fragili svolgono "la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto"
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Inoltre, l’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al ricovero ospedaliero permette a quei lavoratori che non possono svolgere le loro mansioni in smart working di ricevere la prestazione economica e il correlato accredito della contribuzione figurativa
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Questa tutela è riconoscibile – si legge – “entro i limiti del periodo massimo assistibile previsto dalla normativa vigente per la specifica qualifica e il settore lavorativo di appartenenza”. Le risorse rifinanziate sono pari a 396 milioni di euro per il 2021

Durante la pandemia il governo ha adottato molti provvedimenti per agevolare le persone che beneficiano della legge 104

A marzo 2021 erano state illustrate altre novità sui permessi della legge 104 riguardanti il riproporzionamento dei permessi in caso di lavoro a tempo parziale di tipo verticale o misto

Le nuove istruzioni hanno stabilito che la durata dei permessi, qualora la percentuale del tempo parziale di tipo verticale superi il 50 per cento del tempo pieno previsto dal contratto collettivo, non debba subire decurtazioni in ragione del ridotto orario di lavoro

Per i lavoratori dipendenti del settore privato assunti a tempo parziale di tipo verticale o misto, con attività lavorativa part-time superiore al 50 per cento, i tre giorni di permesso mensile non andranno riproporzionati e saranno quindi riconosciuti interamente