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Lavoro, l'85% dei posti persi ad agosto riguarda le donne

Economia
©Getty

Lo rivela l'ultimo report di Istat sulle Forze di Lavoro. Degli 80mila occupati in meno, 68mila sono donne. Un rallentamento che non cambia il dato positivo dell'ultimo anno: tra gennaio e agosto, in 430mila hanno trovato in impiego. In Europa cala la disoccupazione: 7,5%

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Nel mese di agosto, sono 80mila le persone che hanno perso il lavoro. Un rallentamento nella ripresa dell’occupazione che, però, non colpisce tutti allo stesso modo. Come comunicato nell’ultima rilevazione sulle Forze di Lavoro da Istat, sono 68.000 le donne che non hanno più un posto di lavoro, pari all’85% del totale.

Una tendenza lunga un anno

Un dato che rispecchia la tendenza che si protrae già da un anno. Nonostante il calo del mese scorso, sono 162mila gli occupati in più rispetto ad agosto 2020. Di questi, 96mila sono uomini e solo 67mila le donne, che hanno avuto anche una riduzione minore della disoccupazione: nell’ultima rilevazione è pari al 10,7%, 0,1 punti in più su luglio e 0,3 punti in meno sull’anno. Per gli uomini è all’8,3%, stabile rispetto a luglio e in calo di un punto rispetto ad agosto 2020.

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Aumentano gli inattivi

Rimane comunque positivo il numero di occupati nel 2021: tra gennaio e agosto è cresciuto di 430mila unità. Nell’ultimo mese, rispetto a luglio quando è terminato il blocco licenziamenti, aumenta però il numero di inattivi: 64mila e coinvolge soprattutto le donne fuori dalla fascia d’età 35-49. Stando ai dati Istat, il totale degli occupati scende così a 22,78 milioni, per un tasso di occupazione al 58,1%, in calo di 0,2 punti su luglio e in aumento di 0,8 punti sull’anno scorso. La disoccupazione è ferma al 9,3%, come il mese precedente e in calo dello 0,7% su base annua.

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Il lavoro in Europa

Cala, invece, la disoccupazione in Europa. Come riportato da Eurostat, si è passati dal 7,6% di luglio al 7,5% d’agosto. L’anno scorso, invece, aveva raggiunto l’8,6%. Il 9,3% italiano si piazza in terza posizione tra i tassi più alti dell’euro zona, dietro solo a Grecia (13,2%) e Spagna (14%). Classifica che rimane invariata al vertice anche per quanto riguarda la disoccupazione giovanile che continua a calare: ora è al 16,7% (in Italia al 27,3%).

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