
Contributi startup da mille euro per il 2021, ecco quando arriveranno i fondi
Lo scorso 10 settembre il ministro dell'Economia Franco ha firmato il decreto attuativo per l'estensione degli aiuti anche alle partite Iva che non hanno registrato un calo di fatturato del 30% a causa del Covid-19. La legge non è ancora stata pubblicata in Gazzetta ufficiale. Da quando lo sarà, toccherà all'Agenzia delle Entrate stabilire tempi e modi per l'accesso ai benefici. Tetto massimo di spesa fissato a 20 milioni di euro

Ancora incerti i tempi e le regole per poter accedere al contributo a fondo perduto previsto per le startup che non hanno subito cali di fatturato a causa del Covid-19, introdotto ormai lo scorso maggio dalla legge di conversione del Dl Sostegni. Ecco cosa sappiamo finora
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Il governo Draghi aveva deciso di estendere gli aiuti previsti per le startup a una platea più grande di aziende rispetto a quelle che già possono usufruirne. I potenziali beneficiari sono cresciuti di circa 370mila unità
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Saranno adesso compresi nell’ambito di applicazione della norma i soggetti titolari di reddito d’impresa che non avevano subito un calo di fatturato e corrispettivi del 30% a causa del coronavirus, in precedenza esclusi
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Il contributo, pari a mille euro, potrà essere richiesto da tutte le partite Iva aperte nel 2018, che hanno iniziato la loro attività nel 2019
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Il decreto attuativo della misura è stato firmato, lo scorso 10 settembre, dal ministro dell’Economia Daniele Franco (in foto). Tuttavia, la legge non è ancora stata pubblicata in Gazzetta ufficiale e i tempi per la sua operatività non sono ancora chiari
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Sarà l’Agenzia delle Entrate a dover stabilire quali sono le tempistiche e le modalità di accesso per poter richiedere i benefici. La legge stabilisce infatti che l’ente della riscossione dovrà definire “il contenuto informativo dell’istanza, i termini di presentazione della stessa e ogni altro elemento necessario ai fini del riconoscimento del contributo”

Quello che è certo -si legge nel testo del decreto del 10 settembre - è il limite di spesa per la misura, fissato a 20 milioni di euro

Una volta che il decreto attuativo verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale, l’Agenzia delle Entrate avrà 60 giorni di tempo per decidere tempi e modi per l’accesso ai fondi

Arrivano intanto segnali positivi per il mondo delle startup. Una ricerca Swg, realizzata in collaborazione con Sisal e presentata all’Italian Tech Week di Torino, segnala investimenti in crescita, per un totale che a fine anno supererà 1 miliardo di euro

In Italia, riporta lo studio, esistono 13.500 startup, quasi il doppio rispetto a quattro anni fa. Il settore Ict (tecnologie dell’informazione e della comunicazione), applicato a settori come salute e servizi finanziari, è quello che attira più capitale. La proposta italiana è particolarmente sviluppata nel Fintech (finanza tecnologica), lo sviluppo di servizi quali le app di pagamenti digitali

La provincia dove gli investimenti in startup sono più diffusi è Trento, seguita da Milano, Pordenone, Ascoli Piceno, Cuneo, Bologna, Udine, Padova, Pisa e Trieste