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Pil, Istat: nel secondo trimestre +17,3% rispetto al 2020: è il rialzo più alto dal 1995

Economia
©Ansa

L’Istituto Nazionale di Statistica comunica che il Prodotto interno lordo segna un +2,7% rispetto al trimestre precedente e la crescita già acquisita è del 4,7%. Confermata la crescita sostenuta diffusa nella stima preliminare, con un forte recupero dell'attività produttiva. Le importazioni e le esportazioni sono aumentate, rispettivamente, del 2,3% e del 3,2%

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Nel secondo trimestre del 2021 il Prodotto interno lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% nei confronti del secondo trimestre del 2020. Lo comunica l'Istat, confermando le stime preliminari. Il rialzo del +17,3% è il più alto su base tendenziale mai registrato dall'inizio delle attuali serie storiche, ovvero dal 1995: l'incremento deriva dal confronto con il punto di minimo toccato nel secondo trimestre dello scorso anno in corrispondenza dell'apice della crisi sanitaria. L’Istituto Nazionale di Statistica comunica poi che la crescita già acquisita del Pil per il 2021, ovvero la crescita del prodotto nel caso in cui nei prossimi trimestri ci fosse una variazione pari a zero, è del 4,7%.

“Si conferma una crescita sostenuta”

Si conferma la crescita sostenuta del Pil nel secondo trimestre 2021 diffusa nella stima preliminare, spiega l'Istat: il forte recupero dell'attività produttiva riflette un aumento marcato del valore aggiunto sia nell'industria, sia nel terziario. Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna registrano un'espansione, con un aumento del 3,4% dei consumi finali nazionali e del 2,4% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono aumentate, rispettivamente, del 2,3% e del 3,2%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha fornito un contribuito positivo di 3,1 punti percentuali alla crescita del Pil: +2,8 punti i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +0,5 punti gli investimenti fissi lordi e -0,2 punti della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP). Per contro, la variazione delle scorte ha contribuito negativamente per 0,8 punti percentuali, mentre l'apporto della domanda estera netta è risultato positivo nella misura di 0,3 punti percentuali. Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di industria e servizi, aumentati rispettivamente dell'1,6% e del 2,9% e stazionario per il valore aggiunto dell'agricoltura.

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