
Cartelle esattoriali, stop proroga del blocco: ecco quali sono le nuove scadenze
La ripresa della riscossione dopo il 31 agosto comporta l’obbligo di pagare le cartelle arretrate, sospese dai vari provvedimenti Covid, entro la fine del mese successivo. Dall'inizio di settembre riprende l’attività vera e propria. Inoltre, ci sono nuove date che riguardano la Rottamazione ter e il Saldo e stralcio contenute nel decreto Sostegni bis

Dall’1 settembre le raccomandate per le cartelle esattoriali torneranno ad arrivare. Il decreto Sostegni bis contiene infatti la proroga fino al 31 agosto del termine finale di sospensione della notifica degli atti, delle procedure di riscossione nonché dei pagamenti delle cartelle e delle rateizzazioni
TUTTE LE NEWS DI SKY TG24 SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE
Ma non è l’unica misura in tema di pagamenti al fisco e di riscossione che la legge di conversione del decreto Sostegni bis contiene. Come scrive anche il Corriere, l’Agenzia delle Entrate - Riscossioni (AdER) ha pubblicato gli aggiornamenti delle risposte alle domande più frequenti con le novità. E ha spiegato che vengono “rimodulati i termini entro i quali effettuare il pagamento delle rate 2020 e mantenere i benefici della 'Rottamazione-ter'; per quelle del 2021 c’è tempo fino al 30 novembre”
Rottamazione-ter: le prossime scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate
La norma modifica la previsione contenuta nel precedente decreto Sostegni che disponeva il pagamento in un’unica soluzione entro il termine ultimo del 31 luglio e concede la facoltà di effettuare i versamenti delle rate 2020 ancora dovute ripartendoli nei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre senza perdere le agevolazioni previste
LE NOVITÀ SPIEGATE DALL'AGENZIA DELLE ENTRATE
Il primo appuntamento è stato il 31 luglio, per il pagamento delle rate scadute il 28 febbraio 2020 (per la rottamazione-ter) e il 31 marzo 2020 (per il saldo e stralcio)
Pace fiscale, ultimo giorno per versare le prime rate del 2020: come e dove pagare
Entro il 31 agosto 2021 si paga poi la rata scaduta il 31 maggio 2020 (rottamazione ter); entro il 30 settembre 2021 si pagano le rate scadute il 31 luglio 2020 (rottamazione ter e saldo e stralcio); entro il 31 ottobre 2021 si paga la rata scaduta il 30 novembre 2020 (rottamazione ter)

Restano poi confermati i termini per il pagamento delle rate di febbraio, marzo, maggio e luglio 2021 che dovrà avvenire entro il 30 novembre 2021

“Per ogni scadenza”, precisa inoltre l’Agenzia delle Entrate, “è prevista la possibilità di effettuare il pagamento avvalendosi anche dei 5 giorni di tolleranza aggiuntivi concessi dalla legge"

Va ricordato poi che la legge di conversione del decreto Sostegni bis ha concesso la proroga dal 30 giugno al 31 agosto 2021 del termine finale di sospensione dei versamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento esecutivo, avvisi di addebito Inps la cui scadenza ricade nel periodo tra l’8 marzo 2020 e il 31 agosto 2021

Inoltre restano sospese fino al 31 agosto 2021 le procedure cautelari ed esecutive come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. La sospensione riguarda anche gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (19/5/2020), su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati

“Quindi - precisa l’Agenzia delle Entrate - le somme oggetto di pignoramento non devono essere sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità e il soggetto terzo pignorato (ad esempio il datore di lavoro) deve renderle fruibili al debitore (ciò anche in presenza di assegnazione già disposta dal giudice dell’esecuzione)”
.jpg?im=Resize,width=335)
Dall’1 settembre 2021 riprenderanno a operare gli obblighi imposti al soggetto terzo debitore. Rimangono sospese fino al 31 agosto 2021 anche le verifiche di inadempienza delle Pubbliche Amministrazioni e delle società a prevalente partecipazione pubblica, da effettuarsi prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro. Le amministrazioni pubbliche dunque possono procedere con il pagamento in favore del beneficiario