Covid, raffica di rincari sulle vacanze: in media costano l’11% in più
È l’allarme del Codacons che ha rilevato come per una villeggiatura di 10 giorni si spendano circa 98 euro in più rispetto al 2020 tra spostamenti, alloggi e servizi. Aumenti del 18% e del 17% nei trasporti marittimi e aerei
Le vacanze estive 2021 costano agli italiani, in media, l’11% in più rispetto al 2020. È l’allarme del Codacons che ha svolto un’indagine sull’andamento dei prezzi e delle tariffe del comparto turistico
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La spesa pro capite per una villeggiatura di 10 giorni - secondo l'associazione - è aumentata di 98 euro tra spostamenti, alloggi e servizi. "Il quadro che ne emerge è quello di un'estate in cui una vacanza costa sensibilmente di più rispetto al 2020, nonostante già lo scorso anno stabilimenti balneari, strutture ricettive ed esercizi vari abbiano ritoccato i listini con la scusa del Covid", rileva il Codacons
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Nel 2021 per 10 giorni di vacanza, considerata la spesa per spostamenti, soggiorni, servizi vari, pasti e consumazioni, si passa dagli 898 euro del 2020 ai 996 euro del 2021, con un incremento pari a 98 euro in più a persona
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I rincari più alti sono nel settore dei trasporti con un incremento medio del 18% negli spostamenti marittimi e del 17% sui biglietti aerei. Per i villaggi vacanza occorre spendere in media il 15% in più e sono aumentati anche i pacchetti vacanza (+8%), alberghi e strutture ricettive (+3,8%) e ristoranti (+2%)
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Nel dettaglio l’indagine del Codacons registra che chi si sposta in auto deve mettere in conto una maggiore spesa per i rifornimenti del +17% rispetto al 2020 a causa dei rincari di benzina e gasolio, che portano un pieno a costare oggi oltre 12 euro in più rispetto allo scorso anno
Se ci si sposta in aereo, alla crescita delle tariffe base per le principali destinazioni turistiche si aggiungono vecchi e nuovi costi per una serie di servizi connessi ai voli, come il trasporto dei bagagli (anche a mano), la scelta del posto a sedere, le polizze assicurative e la possibilità di cambiare o cancellare la prenotazione. Extra-costi applicati sia dalle low-cost che dalle compagnie tradizionali e che, sommati, arrivano a costare più del doppio rispetto al prezzo del volo
Spostarsi via mare costa sensibilmente di più rispetto allo scorso anno, con le tariffe del trasporto marittimo cresciute in media del 18%, mentre negli stabilimenti balneari in tutta Italia si registrano incrementi medi del 5% per l'affitto giornaliero di ombrelloni, lettini e sdraio, con punte del 40% in Costiera Amalfitana. Aumentati presso i lidi anche i costi delle consumazioni, dei pasti e degli aperitivi, nell'ordine del 10%
Hotel, b&b, resort e case vacanza con il Covid hanno modificato sensibilmente le proprie politiche tariffarie: non solo rincari per i costi del pernottamento (+3,8%), ma chi intende soggiornare in una struttura rimborsabile in caso di cancellazione del viaggio, deve mettere in conto una maggiore spesa fino al 100% in più rispetto alla stessa soluzione "non rimborsabile”
Fare colazione al bar, prendere un aperitivo, pranzare o cenare al ristorante costa in media il 2% in più rispetto allo scorso anno, con incrementi dei listini che raggiungono però il +10% nelle località a forte vocazione turistica
Questo perché gli esercizi, con le ultime riaperture, hanno ritoccato i listini al pubblico per caffè, gelati, bevande (nel caso dei bar), e corretto al rialzo i prezzi dei menu, dagli antipasti al dolce, passando per pizza e fritti (nei ristoranti)