Il parlamento americano sta portando avanti una proposta di legge che costringerebbe i giganti del web a scegliere: o offrire i servizi, o gestire le piattaforme. La prima puntata di Tech Economy.
Con l'economia digiale sono emersi dei veri e propri giganti tecnologici, che valgono migliaia di miliardi di dollari. Stiamo parlando di Amazon, Facebook, Google, Apple e Microsoft.
Ma il loro oligopolio potrebbe non avere lunga vita. La commissione giustizia del Congresso americano ha approvato alcune proposte bipartisan che fanno tremare i giganti (i cui top manager stanno infatti facendo pressioni): se approvate, le Big Tech dovranno scegliere se offrire servizi agli utenti o gestire le piattaforme su cui ora questi servizi vengono erogati. Per esempio: Amazon non potrebbe sia gestire il suo immenso negozio online che vendervi i propri prodotti. Come anche Apple non potrebbe più contemporaneamente gestire l'App Store e vendere suoi servizi nello stesso negozio di app. Il rischio di sfavorire i concorrenti, come è accusata di fare da Spotify ed Epic Games, è altrimenti troppo alto. Inoltre ricadrà sulle aziende l'onere della prova di dimostrare l'assenza di effetti negativi eccessivi in caso di future acquisizioni di aziende più piccole, liberando dall'onere le autorità regolatorie che spesso non hanno avuto le informazioni (in passato anche la volontà politica) per stoppare lo shopping delle Big Tech. E ancora, in caso di approvazione, dovrebbe essere garantita l'interoperabilità dei dati e la possibilità per tutti i concorrenti di utilizzare le informazioni oggi in mano solo ai proprietari delle piattaforme.
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