I bonus per le famiglie con figli da richiedere in attesa dell’assegno unico
L’assegno unico partirà da luglio solo per i lavoratori autonomi e i disoccupati, mentre sarà esteso a tutti gli altri lavoratori a gennaio 2022. Nel frattempo, si potrà continuare a beneficiare dei vari bonus famiglia, da quello bebè a quello mamma domani, e delle detrazioni fiscali per i figli a carico. Ecco le caratteristiche dell’assegno-ponte e le agevolazioni che può chiedere chi ancora non lo riceverà
A luglio 2021 sarebbe dovuto partite l’assegno unico e universale per le famiglie con figli, ma l’introduzione della misura è stata posticipata. O meglio: a luglio l'assegno unico sarà riconosciuto, ma solo a una platea circoscritta di contribuenti. Per l'estensione a tutti, invece, bisognerà aspettare gennaio 2022
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Dal primo luglio, quindi, scatterà una sorta di assegno-ponte rivolto a determinate categorie di lavoratori. Poi sarà esteso a tutti all’inizio del 2022. “Da luglio la misura entrerà in vigore per i lavoratori autonomi e i disoccupati, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari. Nel 2022 la estenderemo a tutti gli altri lavoratori, che nell’immediato vedranno un aumento degli assegni esistenti”, ha spiegato il premier Mario Draghi
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La misura è stata posticipata perché mancano ancora alcuni dettagli. A contenerla doveva essere il Decreto sostegni di marzo, che però è arrivato troppo tardi per permettere di procedere già dal primo luglio. Bisogna ancora chiarire, infatti, come avverrà l’erogazione in base all’Isee e altri criteri. Così, nel frattempo, si è deciso di lanciare una prova di assegno unico per i lavoratori autonomi, di solito esclusi dagli assegni familiari e i bonus famiglia
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Questo assegno-ponte dovrebbe quindi essere erogato da luglio a dicembre 2021 e il valore dovrebbe essere di circa 100 euro al mese (quindi la somma è inferiore rispetto ai 250 euro previsti per l’assegno unico dal 2022). Il calcolo dell’importo avverrà in base all’Isee
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L’assegno unico rientra tra le misure del Family Act e nasce dall’idea di semplificare e di unire tutti i bonus per le famiglie con figli in un’unica soluzione. In questo modo, per chi ha figli a carico under 21, basterà fare solo una richiesta all’Inps per ottenere il sostegno
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L’assegno unico si potrà ottenere, calcolando l’importo in base all’Isee, per ogni figlio a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni. Sono previsti degli aumenti mensili nel caso di figli disabili (tra il 30 e il 50%) e dal secondo figlio in poi (del 20%). Potrà essere percepito o come assegno oppure come credito d’imposta
Da gennaio 2022 l’assegno unico sarà destinato ai cittadini italiani, a quelli con regolare permesso di soggiorno, o ai residenti in Italia da almeno due anni. Per ottenerlo bisognerà svolgere un lavoro che potrà essere a tempo determinato o indeterminato, oppure essere titolari di partita Iva o essere lavoratori autonomi. Sono ammessi anche coloro che sono disoccupati o in cerca di lavoro
L’importo massimo che verrà erogato nel 2022 sarà di 250 euro mensili: sarà costituito da una quota fissa e una variabile che cambierà in base al reddito familiare. Su richiesta, i figli maggiorenni potranno ricevere direttamente l’assegno: sia se sono disoccupati ma in cerca di lavoro, sia se sono studenti o svolgono un percorso formativo volto alla professionalità. L’importo per figli maggiorenni sarà più basso rispetto a quello percepito per i minorenni
In attesa dell’assegno unico 2022, comunque, chi da luglio non avrà l’assegno-ponte potrà continuare a beneficiare dei vari bonus famiglia, da quello bebè a quello mamma domani, e delle detrazioni fiscali per i figli a carico
Si potranno ancora percepire, ad esempio, gli Anf (Assegno per il nucleo familiare). come ricorda l’Inps, i beneficiari sono “lavoratori dipendenti del settore privato; lavoratori dipendenti agricoli; lavoratori domestici e somministrati; lavoratori iscritti alla Gestione Separata; lavoratori dipendenti di ditte cessate e fallite; titolari di pensione a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, dei fondi speciali ed ex Enpals; titolari di prestazioni previdenziali; lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto”
C’è poi il bonus bebè o assegno di natalità: si tratta di un sostegno rivolto alle famiglie con bimbi nati o adottati nel periodo che va dal primo gennaio al 31 dicembre 2021. Si potrà fare richiesta entro 90 giorni dalla nascita, affidamento o adozione. L’importo viene calcolato in base all’Isee e si va dai 160 euro al mese per Isee fino a 7mila euro, agli 80 euro per Isee superiore ai 40mila euro. Maggiorazione del 20% per i figli successivi al primo
Altra forma di sostegno è il bonus mamma domani o premio nascita Inps: si tratta di un bonus da 800 euro che può essere richiesto dalle future mamme a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento di un anno del bambino. Spetta anche alle mamme che adottano o prendono in affido un bimbo