
Buoni spesa, affitti e bollette, in arrivo 500 milioni per le famiglie in difficoltà
Il decreto Sostegni bis prevede l’istituzione di un fondo destinato ai Comuni italiani per aiutare le persone meno abbienti a pagare canoni di locazione e utenze domestiche oltre che per distribuire buoni spesa alimentari. Ecco a chi spetteranno questi bonus

Il decreto Sostegni bis, approvato dal Cdm la scorsa settimana, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 25 maggio (entrando in vigore il 26). Tra le numerose norme inserite dal governo, l’articolo 53 decreta l’istituzione “nello stato di previsione del Ministero dell'Interno per l'anno 2021” di un fondo per aiutare le famiglie in difficoltà
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Per far fronte alle difficoltà economiche amplificate dell'emergenza coronavirus, il governo metterà a disposizione altri 500 milioni di euro, da destinare ai Comuni, per aiutare le famiglie meno abbienti a fare la spesa ma anche per pagare affitto e bollette
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Rispetto ai decreti precedenti la novità è proprio che i soldi stanziati potranno essere utilizzati non solo a fini alimentari ma anche per pagare canoni di locazione e utenze domestiche
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Il fondo sarà da ripartire, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, con decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, previa intesa in conferenza Stato-città ed autonomie locali
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ll contributo assegnato a ciascun Comune non può essere inferiore a 600 euro. Il decreto prevede che la quota assegna in base alla popolazione residente può essere ridotto ai Comuni con popolazione maggiore a 100.000 abitanti per assicurare il rispetto di tutti i criteri

Il testo del decreto non aggiunge altro sulle modalità di distribuzione dei buoni. È probabile che si seguirà la linea del precedente dl Sostegni, cioè verrà lasciata grande libertà agli enti territoriali nella scelta dei requisiti e dei parametri di assegnazione

Ad esempio nel dl Sostegni, la linea adottata da molti enti locali prevedeva differenze a seconda del numero di componenti del nucleo familiare, accesso solo con Isee inferiori a una certa soglia, priorità a nuclei con minori o disabili, o con persone che hanno perso il lavoro a causa della pandemia o che non beneficiano di altre forme di sostegno

Nei decreti precedenti, i buoni spesa generalmente venivano erogati tramite carte prepagate, voucher o ricarica su codice fiscale, e possono essere spesi presso i negozi e i supermercati convenzionati. In ogni caso non è prevista la conversione in denaro contante del buono spesa, nemmeno sotto forma di resto in sede di acquisto dei beni

Per sapere come fare domanda, se si è tra i beneficiari e le modalità di utilizzo dei buoni, bisognerà fare riferimento a ciò che viene indicato sul sito ufficiale del proprio Comune a partire da fine giugno