
Una nuova indennità una tantum è stata prevista nel decreto per chi è stato penalizzato dalle restrizioni decise durante l'emergenza Covid. Ecco quali sono le categorie coinvolte ed i requisiti per ottenerlo

Nel decreto Sostegni-bis, tra le varie misure c'è anche un bonus da 1600 euro una tantum da erogare ai beneficiari dell’indennità da 2.400 euro del precedente decreto Sostegni di marzo. Ecco a chi spetta il nuovo contributo e come fare per richiederlo

Il bonus riguarderà in particolar modo i lavoratori dello spettacolo. Si stima che saranno circa in 43mila a poter beneficiare dell'indennità. Rispetto alla precedente misura del decreto Sostegni di marzo, inoltre si allarga la platea dei beneficiari, andando a includere coloro che hanno perso il lavoro dal primo gennaio 2019 fino all’entrata in vigore del decreto Sostegni-bis
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Hanno diritto all’indennità da 1.600 euro i lavoratori stagionali del turismo o presso stabilimenti termali che possono dimostrare di aver lavorato almeno 30 giornate nel periodo compreso tra il primo gennaio 2019 e l’entrata in vigore del decreto Sostegni bis. Riguarda sia i lavoratori dipendenti che quelli in somministrazione
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Per accedere al bonus 1.600 euro è necessario che non si sia titolari di pensione, di indennità Naspi e che non si abbia in corso un contratto di lavoro dipendente. I beneficiari devono aver perso “involontariamente” il lavoro nel periodo tra l'1 gennaio 2019 e l'entrata in vigore del dl Sostegni-bis
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L'indennità da 1.600 euro spetta anche ai lavoratori dipendenti o in somministrazione che abbiano le stesse caratteristiche di quelli stagionali (hanno perso il lavoro tra il primo gennaio 2019 e l’entrata in vigore del decreto Sostegni bis e hanno lavorato almeno 30 giorni) ma che appartengano a settori diversi da quello del turismo e degli stabilimenti termali
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Tra coloro ai quali è destinato il bonus anche i lavoratori intermittenti. Secondo un decreto legge del 2005 "il contratto di lavoro intermittente è il contratto, anche a tempo determinato, mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente secondo le esigenze individuate dai contratti collettivi, anche con riferimento alla possibilità di svolgere le prestazioni in periodi predeterminati nell’arco della settimana o dell’anno”

Il contributo andrà inoltre ai lavoratori autonomi senza partita Iva iscritti alla Gestione Separata Inps con almeno un contributo mensile accreditato. Costoro tra il primo gennaio 2019 e l’entrata in vigore del decreto Sostegni-bis, non devono essere stati titolari di contratti autonomi occasionali e non devono neanche avere un contratto in essere il giorno dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto

Il bonus 1.600 euro spetta anche ai venditori a domicilio il cui reddito nel 2019 non abbia superato i 5mila euro e che siano titolari di partita Iva e siano iscritti alla Gestione Separata Inps

Per quanto riguarda i lavoratori dello spettacolo, devono possedere i seguenti requisiti per accedere al bonus: essere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo; avere percepito almeno 30 contributi giornalieri nel periodo di riferimento (1 gennaio 2019-entrata in vigore del decreto Sostegni-bis) e avere un reddito 2019 non oltre i 75mila euro oppure aver lavorato almeno 7 giornate e un reddito 2019 non superiore ai 35mila euro

Anche i lavoratori dello sport possono usufruire dell'indennità, grazie all’erogazione di oltre 150 milioni di euro a favore della Società Sport e Salute. In questo caso però, è prevista una differenziazione degli importi, in base ai compensi percepiti: 1600 euro per chi ha avuto compensi superiori a 10mila euro annui nel 2019; 1.070 euro per chi ha guadagnato tra i 4mila e i 10mila euro; 540 euro per chi ha avuto ricavi fino a 4mila euro

Possono accedere all’agevolazione del dl Sostegni-bis coloro che hanno collaborato con: il Coni; il Cip; federazioni sportive nazionali; discipline sportive associate; enti di promozione sportiva; e anche con società e associazioni sportive dilettantistiche. Si tratta di lavoratori che, a causa delle misure restrittive anti-Covid, hanno visto una riduzione del loro lavoro se non una completa cessazione. Sarà Sport e Salute S.p.a. a erogare i pagamenti e si baserà sui calcoli dell'Isee dei ricavi del 2019 eseguiti dall’Agenzia delle Entrate

L’erogazione del nuovo bonus da 1.600 euro dovrebbe essere automatica per coloro i quali hanno già beneficiato dei 2.400 euro previsti dal decreto Sostegni di marzo