Volkswagen annuncia Voltswagen, nuovo marchio per le auto elettriche, ma è pesce di aprile
EconomiaLa notizia del cambio di nome della Volkswagen Usa in 'Voltswagen', per enfatizzare la svolta elettrica, è stata uno scherzo, ha confermato un portavoce della casa automobilistica tedesca. L'annuncio era comparso in un comunicato dalle sembianze ufficiali su Twitter e ripreso dai media mondiali. Molte testate statunitensi hanno criticato l'azienda, già al centro dello scandalo dieselgate nel 2015
Un pesce di aprile. La notizia del cambio di nome della Volkswagen Usa in 'Voltswagen', per enfatizzare la svolta elettrica, è stata uno scherzo, un pesce di aprile appunto. Lo ha confermato in una nota un portavoce della casa automobilistica tedesca. L'annuncio era comparso in un comunicato dalle sembianze ufficiali su Twitter e ripreso dai media mondiali. Il comunicato stampa era stato pubblicato per "errore" sul sito della casa automobilistica tedesca, poi rimosso. Contattato dall’emittente statunitense Cnbc, un portavoce del colosso di Wolfsburg non aveva voluto commentare la nota, ma fonti vicine ai vertici della società avevano confermato il progetto alla Cnbc. Lo scherzo ha fatto infuriare molte testate statunitensi, che hanno criticato la casa automobilistica, già al centro dello scandalo dieselgate nel 2015.
Il comunicato stampa
La filiale statunitense della Wolkswagen aveva apparentemente pubblicato il comunicato per errore con un mese di anticipo: la data sul documento segnava il 29 aprile. Nella nota veniva indicato che il nuovo marchio era atteso per maggio e la decisione veniva definita come una “dichiarazione pubblica sull'investimento lungimirante della compagnia nella mobilità elettrica”. Il comunicato citava la necessità di essere completato con citazioni aggiuntive e fotografie dello stabilimento dell’azienda nella città di Chattanooga, Tennessee.
Uno scherzo non gradito
Molte testate statunitensi non hanno preso bene lo scherzo. La Associated Press, prima agenzia di stampa internazionale, parla di “scherzo sgradito”, con “Volkswagen che imbroglia intenzionalmente i giornalisti”. “I giornalisti sono abituati a diffidare dei burloni che tirano fuori le bufale del pesce d’aprile in questo periodo dell’anno - prosegue la critica -. Pochi, però, se le aspettano da una società multimiliardaria. La Volkswagen ha ammesso martedì di aver diffuso un falso comunicato stampa, affermando di aver cambiato il nome della sua filiale statunitense in ‘Voltswagen of America’ nel tentativo di essere divertente e promuovere un nuovo veicolo elettrico. Diverse organizzazioni giornalistiche, tra cui The Associated Press, Usa Today, CNBC e The Washington Post, avevano riportato il comunicato stampa originale come una vera notizia, alcuni dopo essere stati specificamente rassicurati del fatto che non si trattasse di uno scherzo”. “L’Associated Press è stata ripetutamente rassicurata dalla Volkswagen che la sua filiale statunitense aveva pianificato un reale cambio di nome e ha riferito informazioni che ora sappiamo essere false”, ha riferito la portavoce di AP, Lauren Easton: “Abbiamo corretto la nostra notizia e ne abbiamo pubblicata una nuova basata sull’ammissione dell’azienda. Ma questo e qualsiasi altro rilascio deliberato di false informazioni danneggiano il giornalismo accurato e il bene pubblico. La Volkswagen ha utilizzato questo annuncio falso come un modo per manipolare giornalisti rispettati e organi di stampa fidati per attirare l’attenzione e promuovere una campagna di marketing. Siamo scoraggiati dal fatto che l’azienda scelga questo tipo di marketing ingannevole”.
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Leader nella mobilità elettrica entro il 2025
In ogni caso, Volkswagen sta puntando a diventare azienda leader nella mobilità elettrica entro il 2025. Per questo, riporta Il Sole 24 Ore, i vertici dell’azienda starebbero pianificando investimenti da 46 miliardi di euro sui processi di elettrificazione delle proprie auto nei prossimi cinque anni. Quattro gli elementi su cui puntare: software, servizi di mobilità, hardware e batterie a ricarica rapida. Il gruppo tedesco, con la strategia "Unified cell concept", prevede che batterie a stato solido saranno presenti sull’80% dei veicoli elettrici entro il 2030. Per soddisfare la domanda di celle della batteria, Volkswagen punta a costruire sei fabbriche di celle in Europa nei prossimi nove anni, oltre che aumentare di cinque volte la diffusione delle ricariche ultra rapide. Per farlo, sarebbero state avviate collaborazioni con le società di energia Iberdrola, BP ed Enel, in modo da attivare 18mila punti di ricarica rapida in Europa entro il 2025, per un investimento totale di 400 milioni di euro.