
Imu e Tari sulla seconda casa: nuove agevolazioni ed esenzioni, ecco cosa cambia nel 2021
La legge prevede diverse esenzioni e riduzioni sul pagamento dell’imposta municipale propria e della tassa sui rifiuti che riguardano immobili in condizioni specifiche. Sono vari i casi in cui i contribuenti possono accedere ai benefici fiscali: ecco quali sono

L’Imu, l’imposta municipale propria, e la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, vanno pagate anche sulle seconde case. La legge prevede tuttavia diverse esenzioni e riduzioni che riguardano immobili in condizioni specifiche. Sono vari i casi in cui i contribuenti possono accedere ai benefici fiscali
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Differenze sono stabilite ad esempio per le case vuote, disabitate o abbandonate, ma anche per le case vacanza e per quelle concesse in comodato a parenti o in locazione a canone concordato. Le differenze possono essere previste dalle norme nazionali e anche dai regolamenti del Comune in cui si trova l’abitazione. Ecco cosa è cambiato a livello generale nel 2021
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Innanzitutto è bene ricordare che il contribuente deve in tutti i casi presentare una dichiarazione Imu agli uffici comunali entro il 30 giugno dell’anno successivo, allegando eventualmente una attestazione specifica redatta da un tecnico abilitato
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La quota variabile della tassa sui rifiuti si paga sul numero di componenti del nucleo familiare in base ai dati dell’ufficio anagrafico
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Non deve inoltre essere pagata la tassa sui rifiuti per le abitazioni che non possono produrre rifiuti. Dunque non deve essere pagata la Tari per gli immobili inagibili e inabitati, e dunque non utilizzati

I fabbricati che hanno interesse storico e artistico secondo i criteri stabiliti dal decreto legislativo n. 42 del 2004 possono usufruire di una riduzione del 50% della base imponibile, a prescindere dall’utilizzo come seconda casa o dalla concessione in locazione o comodato ad altri

Se la casa viene concessa in comodato gratuito con contratto registrato a figli o genitori che la utilizzano come abitazione principale, è prevista la riduzione del 50% della base imponibile, a condizione che il comodante possieda solo quella abitazione o risieda in un’altra nello stesso Comune

Dal 2021 chi non è residente in Italia e percepisce la pensione nel proprio Stato di residenza può beneficiare del dimezzamento dell’Imu e di una riduzione della Tari pari a 2/3. L’agevolazione si può applicare a una sola abitazione non locata e non concessa in comodato e sempre previa presentazione della domanda entro il 30 giugno dell’anno successivo

La casa familiare assegnata a un genitore che ha ottenuto l’affidamento dei figli in seguito al provvedimento di un giudice, che di fatto ne attribuisce il diritto di abitazione nella dimora abituale del minore, è soggetta all’esenzione Imu. In questo caso il genitore affidatario, pur non essendo il proprietario dell’abitazione, diventa il soggetto passivo beneficiario dell’esenzione